Il tema della valutazione è oggetto di osservazione e di analisi, ben consolidate nella tradizione delle scienze umane e sociali. E’ un tema che attira interesse crescente nell’attuale fase dello sviluppo economico e manageriale del nostro Paese: dove gli equilibri tra “pubblico” e “privato” assumono confini variabili e la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza nell’uso delle risorse si pone al centro dei processi di creazione del valore. Come interpretare, in tale contesto, le pratiche professionali che, nelle variegate forme della vita quotidiana, interessano la contemporaneità, sempre più attenta a “valutare risultati”? Punto di partenza per rispondere a un tale quesito è quello di declinare il concetto di “valutazione” attraverso chiavi di lettura di differente matrice teorica. “Attraverso gli occhi dell’altro”, secondo l’adagio costruttivista ispirato da Heinz Von Foerster, s’intende colmare il fisiologico gap tra teoria e pratica, in grado di rappresentare correttamente la naturale imperfezione dei processi di valutazione nel mondo reale. Ciò suscita alcune domande: per rispondere alle quali, intorno allo stesso tavolo, studiosi ed operatori guardano alla valutazione come si può fare con un qualunque oggetto di analisi. Dovrebbe emergere così una prospettiva di autentica interdisciplinarità, volta ad incrociare differenti sguardi: della Psicologia del lavoro, dell’Organizzazione Aziendale, dell’ Economia Pubblica, del Diritto del Lavoro, della Psicologia Clinica. Prospettive che verranno confrontate, a loro volta, con esperienze manageriali testimoniate da esponenti del mondo delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni. Partendo dal fisiologico tecnicismo, proprio di ciascuna prospettiva, si cercherà di rispondere ad una serie di domande così esemplificabili: cosa vuol dire valutare? Quali sono gli oggetti della valutazione? Perché valutare? Quali relazioni con motivazione, contesto, sviluppo, regole e pratiche organizzative nella formazione delle scelte collettive? Come semplificare i processi di valutazione? Come valorizzare il sistema di regole esistenti? E quali strumenti di valutazione occorre migliorare? Come mantenere viva, nel tempo, la motivazione ? Con l’obiettivo di suscitare in ciascuno un orizzonte inedito, idoneo a mettere in crisi posizioni autoreferenziali, questo incontro di studio intende richiamare l’attenzione sulla pluralità degli angoli visuale che studenti, direttori del personale, ricercatori e docenti, amministratori e dirigenti pubblici, devono adottare di fronte alla complessità del mondo reale. E’ questa una buona idea di interdisciplinarità: lontana da posizioni ingenuamente dogmatiche, che renderebbero ogni approccio alla valutazione rapidamente obsoleto ed anelastico rispetto al cambiamento. Spunti per la discussione dal volume: Valutazione e motivazione delle risorse umane nelle organizzazioni (Milano, Franco Angeli, 2008), curato da Laura Borgogni.
La valutazione di strutture e persone nelle organizzazioni / Sicca, LUIGI MARIA. - (2009).
La valutazione di strutture e persone nelle organizzazioni
SICCA, LUIGI MARIA
2009
Abstract
Il tema della valutazione è oggetto di osservazione e di analisi, ben consolidate nella tradizione delle scienze umane e sociali. E’ un tema che attira interesse crescente nell’attuale fase dello sviluppo economico e manageriale del nostro Paese: dove gli equilibri tra “pubblico” e “privato” assumono confini variabili e la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza nell’uso delle risorse si pone al centro dei processi di creazione del valore. Come interpretare, in tale contesto, le pratiche professionali che, nelle variegate forme della vita quotidiana, interessano la contemporaneità, sempre più attenta a “valutare risultati”? Punto di partenza per rispondere a un tale quesito è quello di declinare il concetto di “valutazione” attraverso chiavi di lettura di differente matrice teorica. “Attraverso gli occhi dell’altro”, secondo l’adagio costruttivista ispirato da Heinz Von Foerster, s’intende colmare il fisiologico gap tra teoria e pratica, in grado di rappresentare correttamente la naturale imperfezione dei processi di valutazione nel mondo reale. Ciò suscita alcune domande: per rispondere alle quali, intorno allo stesso tavolo, studiosi ed operatori guardano alla valutazione come si può fare con un qualunque oggetto di analisi. Dovrebbe emergere così una prospettiva di autentica interdisciplinarità, volta ad incrociare differenti sguardi: della Psicologia del lavoro, dell’Organizzazione Aziendale, dell’ Economia Pubblica, del Diritto del Lavoro, della Psicologia Clinica. Prospettive che verranno confrontate, a loro volta, con esperienze manageriali testimoniate da esponenti del mondo delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni. Partendo dal fisiologico tecnicismo, proprio di ciascuna prospettiva, si cercherà di rispondere ad una serie di domande così esemplificabili: cosa vuol dire valutare? Quali sono gli oggetti della valutazione? Perché valutare? Quali relazioni con motivazione, contesto, sviluppo, regole e pratiche organizzative nella formazione delle scelte collettive? Come semplificare i processi di valutazione? Come valorizzare il sistema di regole esistenti? E quali strumenti di valutazione occorre migliorare? Come mantenere viva, nel tempo, la motivazione ? Con l’obiettivo di suscitare in ciascuno un orizzonte inedito, idoneo a mettere in crisi posizioni autoreferenziali, questo incontro di studio intende richiamare l’attenzione sulla pluralità degli angoli visuale che studenti, direttori del personale, ricercatori e docenti, amministratori e dirigenti pubblici, devono adottare di fronte alla complessità del mondo reale. E’ questa una buona idea di interdisciplinarità: lontana da posizioni ingenuamente dogmatiche, che renderebbero ogni approccio alla valutazione rapidamente obsoleto ed anelastico rispetto al cambiamento. Spunti per la discussione dal volume: Valutazione e motivazione delle risorse umane nelle organizzazioni (Milano, Franco Angeli, 2008), curato da Laura Borgogni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.