Si analizza la produzione antichistica di Giobbe Ruocco (Capri 1879-1957), sacerdote, archivista e storico locale allontanato dall'insegnamento dalle autorità fasciste per posizioni non perfettamente in linea con la visione del Cattolicesimo imposta in quegli anni dal regime. Si mettono in evidenza i limiti metodologici, l'eccessivo Lokalpatriotismus e la poca scientificità dell'antichistica ruocchiana, ma nello stesso tempo si evidenzia il suo carattere 'inopportuno', portato all'esaltazione di figure non gradite al fascismo, come l'imperatore Tiberio, e di culture ritenute inferiori, come quella greca che, per contro, viene esaltata come reale vivificatrice dell'Italia antica.
L'antichità isolata e inopportuna di Giobbe Ruocco / Federico, Eduardo. - STAMPA. - unico:(2009), pp. 131-145.
L'antichità isolata e inopportuna di Giobbe Ruocco
FEDERICO, EDUARDO
2009
Abstract
Si analizza la produzione antichistica di Giobbe Ruocco (Capri 1879-1957), sacerdote, archivista e storico locale allontanato dall'insegnamento dalle autorità fasciste per posizioni non perfettamente in linea con la visione del Cattolicesimo imposta in quegli anni dal regime. Si mettono in evidenza i limiti metodologici, l'eccessivo Lokalpatriotismus e la poca scientificità dell'antichistica ruocchiana, ma nello stesso tempo si evidenzia il suo carattere 'inopportuno', portato all'esaltazione di figure non gradite al fascismo, come l'imperatore Tiberio, e di culture ritenute inferiori, come quella greca che, per contro, viene esaltata come reale vivificatrice dell'Italia antica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.