Il lavoro è teso ad evidenziare come la figura del consenso informato al trattamento sanitario sia, ancor dopo diversi anni dalla sua introduzione sia a livello normativo sia nella prassi medico-ospedaliera, notevolmente indeterminata. L'analisi si concentra sul confronto tra la prospettiva del diritto penale e quella del diritto civile al fine di delineare correttamente il fondamento del diritto del paziente alla decisione sanitaria. In particolare si indaga il ruolo del consenso in relazione alla liceità dell’attività medica nonchè i rapporti tra la manifestazione di volontà e la disciplina dell'art. 5 c.c. L'analisi della giurisprudenza sia civile che penale conduce a ritenere distinto il fondamento di liceità dell’attività sanitaria dal consenso informato che, al contrario, attiene al singolo intervento e si qualifica come presupposto autorizzativo per la concreta esplicazione dell’attività medica, al di là dei limiti fissati dall'art. 5. L’interazione tra il diritto fondamentale alla salute, alla libertà personale e la dignità del soggetto rappresentano il complesso campo di emersione della problematica del consenso informato, il quale in sé esprime la compresenza di diritti fondamentali e principi che sostanziano la tutela della persona.
Per uno studio sul consenso informato / Salvatore, Barbara. - In: DIRITTO E GIURISPRUDENZA. - ISSN 0012-3439. - STAMPA. - 1(2009), pp. 33-53.
Per uno studio sul consenso informato
SALVATORE, BARBARA
2009
Abstract
Il lavoro è teso ad evidenziare come la figura del consenso informato al trattamento sanitario sia, ancor dopo diversi anni dalla sua introduzione sia a livello normativo sia nella prassi medico-ospedaliera, notevolmente indeterminata. L'analisi si concentra sul confronto tra la prospettiva del diritto penale e quella del diritto civile al fine di delineare correttamente il fondamento del diritto del paziente alla decisione sanitaria. In particolare si indaga il ruolo del consenso in relazione alla liceità dell’attività medica nonchè i rapporti tra la manifestazione di volontà e la disciplina dell'art. 5 c.c. L'analisi della giurisprudenza sia civile che penale conduce a ritenere distinto il fondamento di liceità dell’attività sanitaria dal consenso informato che, al contrario, attiene al singolo intervento e si qualifica come presupposto autorizzativo per la concreta esplicazione dell’attività medica, al di là dei limiti fissati dall'art. 5. L’interazione tra il diritto fondamentale alla salute, alla libertà personale e la dignità del soggetto rappresentano il complesso campo di emersione della problematica del consenso informato, il quale in sé esprime la compresenza di diritti fondamentali e principi che sostanziano la tutela della persona.File | Dimensione | Formato | |
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