Gli ultimi dieci anni di vita di Galileo, pur così felicemente operosi (basti pensare all'edizione leidense dei Discorsi, 1638), furono caratterizzati dallo sforzo dell'anziano filosofo di mantenere l'egemonia della propria nuova scienza nello scenario europeo attraverso una fitta rete di contatti epistolari. Ciò non gli impedì tuttavia una puntigliosa attività polemica contro i suoi avversari aristotelici, da Fortunato Liceti a Giovanni Nardi.
«Che il mio nome non si estingua». La morte di Galileo e le sorti della scienza / Torrini, Maurizio. - In: GIORNALE CRITICO DELLA FILOSOFIA ITALIANA. - ISSN 0017-0089. - STAMPA. - LXXXVIII (XL):1(2009), pp. 5-24.
«Che il mio nome non si estingua». La morte di Galileo e le sorti della scienza
TORRINI, MAURIZIO
2009
Abstract
Gli ultimi dieci anni di vita di Galileo, pur così felicemente operosi (basti pensare all'edizione leidense dei Discorsi, 1638), furono caratterizzati dallo sforzo dell'anziano filosofo di mantenere l'egemonia della propria nuova scienza nello scenario europeo attraverso una fitta rete di contatti epistolari. Ciò non gli impedì tuttavia una puntigliosa attività polemica contro i suoi avversari aristotelici, da Fortunato Liceti a Giovanni Nardi.File | Dimensione | Formato | |
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