Il contributo ripercorre le fila della tradizione dell'ingegneria nel Mezzogiorno in età moderna e contemporanea, individuando la matrice metodologica 'vinciana' nell'evoluzione della figura professionale dall'"architetto vulgo ingeniero" allo "scienziato-artista": nell'età dell'Illuminismo, in particolare, vengono poste le basi per la nuova fisionomia dell'ingegnere di Stato, che nascerà in età napoleonica, mostrando ancora una volta quella duplice 'anima' di ingegnere-architetto che era stata alla base dell'esperienza leonardesca.
Invarianti e dinamiche della professione nel Mezzogiorno tra Cinque e Settecento / Buccaro, Alfredo. - STAMPA. - I:(2010), pp. 261-269. (Intervento presentato al convegno 3° Convegno Nazionale di Storia dell'Ingegneria tenutosi a Università di Napoli Federico II, Sede Congressi nel 19-21 aprile 2010).
Invarianti e dinamiche della professione nel Mezzogiorno tra Cinque e Settecento
BUCCARO, ALFREDO
2010
Abstract
Il contributo ripercorre le fila della tradizione dell'ingegneria nel Mezzogiorno in età moderna e contemporanea, individuando la matrice metodologica 'vinciana' nell'evoluzione della figura professionale dall'"architetto vulgo ingeniero" allo "scienziato-artista": nell'età dell'Illuminismo, in particolare, vengono poste le basi per la nuova fisionomia dell'ingegnere di Stato, che nascerà in età napoleonica, mostrando ancora una volta quella duplice 'anima' di ingegnere-architetto che era stata alla base dell'esperienza leonardesca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.