Nel presente lavoro sono illustrati i risultati di una indagine sperimentale sulle condizioni di stress termico di addetti alla lavorazione di manufatti all’interno di cristallerie. Il monitoraggio delle condizioni microclimatiche, caratterizzate da elevati valori della temperatura media radiante specialmente in corrispondenza del forno di fusione del vetro, è stato effettuato attraverso un rilevamento in continuo dei parametri termoigrometrici. Per quanto attiene la misura delle principali variabili fisiologiche, sono stati misurati il dispendio energetico, la frequenza cardiaca, la temperatura della membrana timpanica e la perdita idrica nell’arco del turno di lavoro. I parametri fisiologici sono stati quindi interpretati e confrontati con i valori di riferimento proposti dalla norme tecniche per la rilevazione dello strain termico, ottenendo un sostanziale accordo tra valori previsti e misurati.
RISULTATI DI UNA INDAGINE SULLE CONDIZIONI DI STRESS TERMICO ALL’INTERNO DI CRISTALLERIE / D'Ambrosio, FRANCESCA ROMANA; Palella, BORIS IGOR; Riccio, Giuseppe; F., Strambi. - ELETTRONICO. - unico:(2010), pp. 1-10. (Intervento presentato al convegno 65° Congresso Nazionale ATI tenutosi a Domus de Maria (Cagliari) nel 13-17 settembre 2010).
RISULTATI DI UNA INDAGINE SULLE CONDIZIONI DI STRESS TERMICO ALL’INTERNO DI CRISTALLERIE
D'AMBROSIO, FRANCESCA ROMANA;PALELLA, BORIS IGOR;RICCIO, GIUSEPPE;
2010
Abstract
Nel presente lavoro sono illustrati i risultati di una indagine sperimentale sulle condizioni di stress termico di addetti alla lavorazione di manufatti all’interno di cristallerie. Il monitoraggio delle condizioni microclimatiche, caratterizzate da elevati valori della temperatura media radiante specialmente in corrispondenza del forno di fusione del vetro, è stato effettuato attraverso un rilevamento in continuo dei parametri termoigrometrici. Per quanto attiene la misura delle principali variabili fisiologiche, sono stati misurati il dispendio energetico, la frequenza cardiaca, la temperatura della membrana timpanica e la perdita idrica nell’arco del turno di lavoro. I parametri fisiologici sono stati quindi interpretati e confrontati con i valori di riferimento proposti dalla norme tecniche per la rilevazione dello strain termico, ottenendo un sostanziale accordo tra valori previsti e misurati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.