Negli ultimi anni si è registrato un crescente interesse riguardo al fumo tra gli adolescenti. È infatti quasi sempre in età adolescenziale e pre-adolescenziale che avviene l’iniziazione e l’acquisizione dell’abitudine tabagica: nella maggior parte dei casi, dunque, si inizia a fumare nella prima adolescenza e ci si stabilizza intorno ai venti anni. Di solito la persona che inizia a fumare non ha la percezione dei rischi per la salute, questi vengono avvertiti come possibili problemi di un futuro lontano. Il fumatore è spesso convinto di poter smettere quando vuole, sottovalutando la dipendenza fisica, psicologica e sociale dalla nicotina. Tra i fattori di rischio per la stabilizzazione del consumo, la consapevolezza da parte dei genitori che i figli fumano risulta essere il più importante; anche la bassa autoefficacia scolastica, lo scarso sostegno da parte dei genitori, l’uso casuale e non pianificato del tempo libero hanno un impatto significativo (Bonino e Cattelino, 2000b). È necessario dunque un approccio multi-livello per conoscere e comprendere come nasce e si evolve la dipendenza da tabacco, proprio come suggerisce il modello bio-psico-sociale di Engel (1977).

“Smetto quando voglio!”. Aspetti bio-psico-sociali del comportamento tabagico in adolescenza / Capone, Vincenza. - STAMPA. - (2008), pp. 187-241.

“Smetto quando voglio!”. Aspetti bio-psico-sociali del comportamento tabagico in adolescenza.

CAPONE, Vincenza
2008

Abstract

Negli ultimi anni si è registrato un crescente interesse riguardo al fumo tra gli adolescenti. È infatti quasi sempre in età adolescenziale e pre-adolescenziale che avviene l’iniziazione e l’acquisizione dell’abitudine tabagica: nella maggior parte dei casi, dunque, si inizia a fumare nella prima adolescenza e ci si stabilizza intorno ai venti anni. Di solito la persona che inizia a fumare non ha la percezione dei rischi per la salute, questi vengono avvertiti come possibili problemi di un futuro lontano. Il fumatore è spesso convinto di poter smettere quando vuole, sottovalutando la dipendenza fisica, psicologica e sociale dalla nicotina. Tra i fattori di rischio per la stabilizzazione del consumo, la consapevolezza da parte dei genitori che i figli fumano risulta essere il più importante; anche la bassa autoefficacia scolastica, lo scarso sostegno da parte dei genitori, l’uso casuale e non pianificato del tempo libero hanno un impatto significativo (Bonino e Cattelino, 2000b). È necessario dunque un approccio multi-livello per conoscere e comprendere come nasce e si evolve la dipendenza da tabacco, proprio come suggerisce il modello bio-psico-sociale di Engel (1977).
2008
9788846492272
“Smetto quando voglio!”. Aspetti bio-psico-sociali del comportamento tabagico in adolescenza / Capone, Vincenza. - STAMPA. - (2008), pp. 187-241.
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