Il testo indaga le regole compositive che sottendono al progetto del verde a partire da una analisi dei giardini storici all'interno della disciplina Architettura. Nell’ accostare il progetto del verde a quello dell’architettura - e quindi sottolineare la necessità di rifarsi a strumenti, metodi e tradizioni proprie di un orientato modo di guardare a questa disciplina - la lezione del giardino storico ci consente di ragionare sul ruolo urbano che le aree verdi possono assumere nella costruzione della città come ‘parti’ della sua struttura: in grado di aggiungere, completare, ristabilire relazioni tra gli oggetti architettonici preesistenti, eventualmente modificando il senso delle differenti parti. La tesi che si vuole provare a sostenere è che la sostenibilità dell’intervento sulle nostre città e sui nostri territori deve quindi essere innanzitutto una sostenibilità di disegno e di forma capace di confrontarsi con i problemi del proprio tempo e con le opportunità offerte dalla sviluppo della tecnica e delle tecnologie sostenibili e ciò vale, anche, per il ‘progetto del verde’ che rimane tuttavia, al pari della architettura, espressione umana del nostro essere dove la storia si coniuga alla natura e dove la natura dialoga con l’artificio.
Il progetto del verde fra figurazione e costruzione: dal giardino storico al parco urbano / Visconti, Federica. - STAMPA. - (2011), pp. 143-150.
Il progetto del verde fra figurazione e costruzione: dal giardino storico al parco urbano
VISCONTI, FEDERICA
2011
Abstract
Il testo indaga le regole compositive che sottendono al progetto del verde a partire da una analisi dei giardini storici all'interno della disciplina Architettura. Nell’ accostare il progetto del verde a quello dell’architettura - e quindi sottolineare la necessità di rifarsi a strumenti, metodi e tradizioni proprie di un orientato modo di guardare a questa disciplina - la lezione del giardino storico ci consente di ragionare sul ruolo urbano che le aree verdi possono assumere nella costruzione della città come ‘parti’ della sua struttura: in grado di aggiungere, completare, ristabilire relazioni tra gli oggetti architettonici preesistenti, eventualmente modificando il senso delle differenti parti. La tesi che si vuole provare a sostenere è che la sostenibilità dell’intervento sulle nostre città e sui nostri territori deve quindi essere innanzitutto una sostenibilità di disegno e di forma capace di confrontarsi con i problemi del proprio tempo e con le opportunità offerte dalla sviluppo della tecnica e delle tecnologie sostenibili e ciò vale, anche, per il ‘progetto del verde’ che rimane tuttavia, al pari della architettura, espressione umana del nostro essere dove la storia si coniuga alla natura e dove la natura dialoga con l’artificio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.