Nel nostro secolo il progresso scientifico nel settore della riproduzione ha portato a un passaggio decisivo, la possibilità di intervenire in questo processo sin dal suo inizio. Il percorso nascita era in passato oggetto di credenze e di norme, si trattava di un percorso che assumeva i caratteri dell’ineluttabile. L’introduzione delle tecniche della riproduzione, in un campo che sembrava affidato alla natura o, nelle concezioni religiose, alla provvidenza, ha prodotto anche una serie di cambiamenti nell’immaginario collettivo rispetto alla sessualità e alla riproduzione. Sino a che punto la nostra società è pronta ad accettare le conseguenze di un progresso scientifico e tecnologico che in questo settore sembra procedere in un modo più veloce rispetto a quelle che sono le aspettative della società e che richiede da parte di questa nuove elaborazioni culturali e sociali? Infatti, le tecnologie riproduttive, introducendo dei cambiamenti nel processo di riproduzione, modificano lo stesso ruolo degli attori sociali e introducono altri attori nello stesso processo. D’altra parte, ritengo che le riflessioni sulla Procreazione Medica Assistita non vadano disgiunte da quel processo di progressiva medicalizzazione che ha investito il percorso nascita, dal concepimento alla gravidanza, al parto. Ritengo infatti che sia importante integrare in un discorso unitario le “nuove” tecniche della riproduzione (quella che viene chiamata Procreazione Medica Assistita o Tecniche di Riproduzione Artificiale) con quelle più”vecchie”, all’interno del processo di medicalizzazione della riproduzione. In questo processo le nuove frontiere della medicina si sono incontrate (o sono sembrate incontrarsi) con le richieste delle donne, in un modo non sempre lineare ma anche ambiguo e contraddittorio, in quanto si sono spesso date risposte mediche a domande che erano socioculturali e psicologiche.
Tecnologie della nascita e nuovi immaginari / Ranisio, GIANFRANCA ANGELA RITA. - STAMPA. - (2010), pp. 182-193. (Intervento presentato al convegno Relativamente tenutosi a Roma. università La Sapienza nel 1-3 ottobre 2008).
Tecnologie della nascita e nuovi immaginari
RANISIO, GIANFRANCA ANGELA RITA
2010
Abstract
Nel nostro secolo il progresso scientifico nel settore della riproduzione ha portato a un passaggio decisivo, la possibilità di intervenire in questo processo sin dal suo inizio. Il percorso nascita era in passato oggetto di credenze e di norme, si trattava di un percorso che assumeva i caratteri dell’ineluttabile. L’introduzione delle tecniche della riproduzione, in un campo che sembrava affidato alla natura o, nelle concezioni religiose, alla provvidenza, ha prodotto anche una serie di cambiamenti nell’immaginario collettivo rispetto alla sessualità e alla riproduzione. Sino a che punto la nostra società è pronta ad accettare le conseguenze di un progresso scientifico e tecnologico che in questo settore sembra procedere in un modo più veloce rispetto a quelle che sono le aspettative della società e che richiede da parte di questa nuove elaborazioni culturali e sociali? Infatti, le tecnologie riproduttive, introducendo dei cambiamenti nel processo di riproduzione, modificano lo stesso ruolo degli attori sociali e introducono altri attori nello stesso processo. D’altra parte, ritengo che le riflessioni sulla Procreazione Medica Assistita non vadano disgiunte da quel processo di progressiva medicalizzazione che ha investito il percorso nascita, dal concepimento alla gravidanza, al parto. Ritengo infatti che sia importante integrare in un discorso unitario le “nuove” tecniche della riproduzione (quella che viene chiamata Procreazione Medica Assistita o Tecniche di Riproduzione Artificiale) con quelle più”vecchie”, all’interno del processo di medicalizzazione della riproduzione. In questo processo le nuove frontiere della medicina si sono incontrate (o sono sembrate incontrarsi) con le richieste delle donne, in un modo non sempre lineare ma anche ambiguo e contraddittorio, in quanto si sono spesso date risposte mediche a domande che erano socioculturali e psicologiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.