La raccolta di novelle Voci della notte fu pubblicata dall’editore Pierro di Napoli nel 1893, tra i romanzi Nel sogno e Anima sola che in modi diversi attestano la svolta idealistico-simbolistica della scrittura di Neera, qui rigata dall’individualismo ‘sentimentale’, dal culto dell’Ideale, da una concezione ‘aristocratica’ dell’arte, che si era andata in lei maturando sulle pagine delle riviste “Vita Nuova” e “L’Idea liberale”. Senza sconfessare la lezione del Naturalismo sulla quale si era formata, Neera si predispose ad adattarla alle esigenze di un’arte fortemente intrisa di ‘bellezza morale’, sicché non deve stupire che in Voci della notte modelli del verismo e intenzioni simboliste convivano per narrare inquiete ombre dell’anima. Una stessa immagine, quella della “fiamma di una candela” – emblema, per dirla con Bachelard, dell’«impulso ascensionale» a cui aspirano «tutti gli idealisti» – lega i diversi testi di cui la raccolta si compone, conferendole significativa compattezza. Una raccolta nella quale la rappresentazione dell’universo femminile a cui Neera aveva lavorato sin dai suoi esordi narrativi dà prova di sé in tre esemplari storie di donne – un’adultera, una prostituta, una zitella – , rispettivamente narrate in Notte bianca, Falena e Zia Severina.
Ombre dell'anima: lettura di "Voci della notte" di Neera / Muscariello, Maria. - In: THE ITALIANIST. - ISSN 0261-4340. - STAMPA. - 30(2010), pp. 136-149.
Ombre dell'anima: lettura di "Voci della notte" di Neera
MUSCARIELLO, MARIA
2010
Abstract
La raccolta di novelle Voci della notte fu pubblicata dall’editore Pierro di Napoli nel 1893, tra i romanzi Nel sogno e Anima sola che in modi diversi attestano la svolta idealistico-simbolistica della scrittura di Neera, qui rigata dall’individualismo ‘sentimentale’, dal culto dell’Ideale, da una concezione ‘aristocratica’ dell’arte, che si era andata in lei maturando sulle pagine delle riviste “Vita Nuova” e “L’Idea liberale”. Senza sconfessare la lezione del Naturalismo sulla quale si era formata, Neera si predispose ad adattarla alle esigenze di un’arte fortemente intrisa di ‘bellezza morale’, sicché non deve stupire che in Voci della notte modelli del verismo e intenzioni simboliste convivano per narrare inquiete ombre dell’anima. Una stessa immagine, quella della “fiamma di una candela” – emblema, per dirla con Bachelard, dell’«impulso ascensionale» a cui aspirano «tutti gli idealisti» – lega i diversi testi di cui la raccolta si compone, conferendole significativa compattezza. Una raccolta nella quale la rappresentazione dell’universo femminile a cui Neera aveva lavorato sin dai suoi esordi narrativi dà prova di sé in tre esemplari storie di donne – un’adultera, una prostituta, una zitella – , rispettivamente narrate in Notte bianca, Falena e Zia Severina.File | Dimensione | Formato | |
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