È ampiamente riconosciuto che lo sport ha importanti effetti benefici sulla persona non solo dal punto di vista biologico, ma anche psicologico e sociale (per una rassegna cfr. Donizzetti, 2008). Negli ultimi anni l’interesse della comunità scientifica si è orientato alla comprensione dei fattori psicologici, sociali ed ambientali che possono facilitare od ostacolare l’adesione dei giovanissimi alle attività sportive, dal momento che il periodo dell’adolescenza è quello in cui si registra il più forte calo di partecipazione. Il ruolo di questi fattori risulta, però, poco indagato nelle fasi successive di sviluppo ed in particolare tra i giovani adulti. Alla luce di questi elementi ci si è posti l’obiettivo di analizzare i fattori che possono incidere sulla partecipazione sportiva di giovani adulti, approfondendo le differenze per genere e per pratica sportiva (sedentari, attivi e sportivi). Sono stati realizzati cinque focus group a cui hanno preso parte 33 studenti universitari (13 femmine e 20 maschi) di età compresa tra i 21 e i 34 anni (M = 25.15; DS = 2.87). È stata utilizzata una guida per la conduzione dei focus group che comprendeva domande stimolo riguardanti alcune dimensioni psicologiche come l’autoefficacia, le percezioni di controllo e di rischio, il benessere, l’immagine corporea, le aspettative e le strategie di coping, nonché le motivazioni e le barriere allo svolgimento dell’attività fisica. Ciascun focus group è stato audio registrato ed integralmente trascritto. Per l’analisi dei testi ci si è avvalsi del software T-Lab (Lancia, 2004). Il corpus sottoposto all’analisi è composto da 34.459 occorrenze e 2.791 lemmi. Sono state condotte analisi delle specificità, delle corrispondenze e dei cluster. Le analisi hanno messo in evidenza che esistono visoni diverse dell’attività sportiva. Per le donne lo sport è un’attività individuale che si lega alle problematiche alimentari e all’immagine corporea, per gli uomini è un’attività di gruppo che favorisce il benessere e l’armonia e consente di ridurre lo stress. Per i sedentari emerge la consapevolezza dell’importanza della pratica sportiva ed il ruolo sollecitante di entrambi i genitori, mentre per gli sportivi troviamo il riferimento esclusivo all’energia derivante dall’attività sportiva, al gioco e ai sentimenti di sfida ad esso connessi. Alcuni di questi risultati ricalcano quelli già riscontrati in precedenti studi con adolescenti; altri, invece, offrono importanti spunti di riflessione per la messa a punto di interventi di promozione dell’attività sportiva rivolti a giovani adulti che siano, però, differenziati per genere e per livello di pratica sportiva.
Aspetti psico-sociali del comportamento sportivo: un’analisi qualitativa di focus group con giovani adulti / Donizzetti, ANNA ROSA. - STAMPA. - (2010), pp. 232-233. (Intervento presentato al convegno IX Congresso Nazionale della S.I.P.SA. – Società Italiana di Psicologia della Salute tenutosi a Bergamo nel 23-25 settembre).
Aspetti psico-sociali del comportamento sportivo: un’analisi qualitativa di focus group con giovani adulti
DONIZZETTI, ANNA ROSA
2010
Abstract
È ampiamente riconosciuto che lo sport ha importanti effetti benefici sulla persona non solo dal punto di vista biologico, ma anche psicologico e sociale (per una rassegna cfr. Donizzetti, 2008). Negli ultimi anni l’interesse della comunità scientifica si è orientato alla comprensione dei fattori psicologici, sociali ed ambientali che possono facilitare od ostacolare l’adesione dei giovanissimi alle attività sportive, dal momento che il periodo dell’adolescenza è quello in cui si registra il più forte calo di partecipazione. Il ruolo di questi fattori risulta, però, poco indagato nelle fasi successive di sviluppo ed in particolare tra i giovani adulti. Alla luce di questi elementi ci si è posti l’obiettivo di analizzare i fattori che possono incidere sulla partecipazione sportiva di giovani adulti, approfondendo le differenze per genere e per pratica sportiva (sedentari, attivi e sportivi). Sono stati realizzati cinque focus group a cui hanno preso parte 33 studenti universitari (13 femmine e 20 maschi) di età compresa tra i 21 e i 34 anni (M = 25.15; DS = 2.87). È stata utilizzata una guida per la conduzione dei focus group che comprendeva domande stimolo riguardanti alcune dimensioni psicologiche come l’autoefficacia, le percezioni di controllo e di rischio, il benessere, l’immagine corporea, le aspettative e le strategie di coping, nonché le motivazioni e le barriere allo svolgimento dell’attività fisica. Ciascun focus group è stato audio registrato ed integralmente trascritto. Per l’analisi dei testi ci si è avvalsi del software T-Lab (Lancia, 2004). Il corpus sottoposto all’analisi è composto da 34.459 occorrenze e 2.791 lemmi. Sono state condotte analisi delle specificità, delle corrispondenze e dei cluster. Le analisi hanno messo in evidenza che esistono visoni diverse dell’attività sportiva. Per le donne lo sport è un’attività individuale che si lega alle problematiche alimentari e all’immagine corporea, per gli uomini è un’attività di gruppo che favorisce il benessere e l’armonia e consente di ridurre lo stress. Per i sedentari emerge la consapevolezza dell’importanza della pratica sportiva ed il ruolo sollecitante di entrambi i genitori, mentre per gli sportivi troviamo il riferimento esclusivo all’energia derivante dall’attività sportiva, al gioco e ai sentimenti di sfida ad esso connessi. Alcuni di questi risultati ricalcano quelli già riscontrati in precedenti studi con adolescenti; altri, invece, offrono importanti spunti di riflessione per la messa a punto di interventi di promozione dell’attività sportiva rivolti a giovani adulti che siano, però, differenziati per genere e per livello di pratica sportiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.