brevi osservazioni in tema di ripianamento delle perdite e scioglimento della società consortile

Nelle società consortili l'inserzione della clausola contributiva è prevista dall'art. 2615 ter II co. c.c. in virtù della diversità dello scopo consortile: diversamente dalle società lucrative ove non è consentito imporre ai soci versamenti ulteriori rispetto al conferimento, nella società consortile il ribaltamento dei costi dell'organizzazione può legittimamente operare tramite l'imposizione contributiva stabilita nell'atto costitutivo. Il versamento contributivo è effettuato a fondo perduto, cosicchè, diversamente dai versamenti in conto capitale (a fronte dei quali le poste dell'attivo e del passivo per l'incremento delle relative riserve, restano invariate), la sua esecuzione produce l'effetto di elidere la perdita. In tal modo, si può verificare la diversa natura dei versamenti dei soci, rispetto al verificarsi di una causa di scioglimento e quindi alla eventuale responsabilità degli amministratori ex art. 2446 e 2447 c.c..