Dalla Premessa. A fronte dell'emergere di modelli di competizione che rispondono a nuove logiche di creazione del valore, la letteratura di management va proponendo a sua volta nuove chiavi di lettura più adatte alla realtà attuale: dall'analisi di alcune di queste, si trarrà spunto in questo studio, per mettere in luce quegli aspetti a nostro avviso significativi nel caratterizzare l'attuale modo di configurarsi del mondo delle imprese. Gli elementi che ci è parso di individuare come punti nodali sono i seguenti: (a) il concetto di «economia neo-industriale» che si impernia all'incrocio tra l'affermarsi della tecnologia informatica e l'emergere dei nuovi modelli di consumo indotti dai cambiamenti culturali e di reddito della domanda; (b) è ipotizzabile che un nesso intimo leghi il concetto di «strategia» con i processi di «creazione del valore». Tale ipotesi è verificabile a partire da un'idea di strategia «al di là del concetto di decisione razionale», allo scopo di cogliere la «possibile» struttura che può assumere il sistema di creazione del valore, in un contesto caratterizzato da una crescente varietà delle forme di produzione e di consumo: la costruzione di una teoria della strategia, come «teoria delle specificità» d'impresa, passa attraverso una rilettura del rapporto strategia-struttura, rappresentata -quest'ultima- da una costellazione di attori che interagendo possono co-produrre valore; (c) il concetto di «costellazione del valore», espressione diretta di quanto appena esposto, può essere pensato in relazione alla presunta contraddizione con il tradizionale concetto di «catena del valore»: in tal senso si mostrerà l'importanza, a nostro avviso, di storicizzare alcuni contributi offerti in letteratura, delineando sia le coordinate che definiscono lo scenario macroeconomico di riferimento, sia quelle che orientano le categorie di ricerca di volta in volta adoperate dagli studiosi; (d) il concetto di strategia va inteso a partire da un rapporto impresa-ambiente sorretto da una razionalità sistemica di tipo a-centrato, con una moltitudine di attori che configurano una concezione d'impresa relativamente nuova se confrontata con il rapporto lineare che vedeva l'impresa come protagonista assoluta della gestione dei rapporti con gli stakeholder tradizionali: da qui l'opportunità di un approccio iscritto nel solco della tradizione evoluzionista; (e) le reti di imprese autonome si strutturano a partire dalle peculiarità degli specifici contesti d'azione manageriale: si istituisce, così, un dialogo circolare impresa-reti-contesti che consente la creazione di maggior valore per il sistema (gioco a somma positiva); (f) il rapporto strettissimo tra crescita dell'impresa e conoscenza che pone quest'ultima in posizione di primo piano tra le risorse di cui deve servirsi l'impresa per il proprio sviluppo. Pertanto, riteniamo costruttivo un approccio volto a considerare le «risorse» come categorie idonee per interpretare i processi evolutivi dell'attuale fase neo-industriale.
Significati strategici del valore nell'economia neoindustriale / Sicca, LUIGI MARIA. - In: ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE. - ISSN 0391-2078. - STAMPA. - 92:(1996), pp. 113-148.
Significati strategici del valore nell'economia neoindustriale
SICCA, LUIGI MARIA
1996
Abstract
Dalla Premessa. A fronte dell'emergere di modelli di competizione che rispondono a nuove logiche di creazione del valore, la letteratura di management va proponendo a sua volta nuove chiavi di lettura più adatte alla realtà attuale: dall'analisi di alcune di queste, si trarrà spunto in questo studio, per mettere in luce quegli aspetti a nostro avviso significativi nel caratterizzare l'attuale modo di configurarsi del mondo delle imprese. Gli elementi che ci è parso di individuare come punti nodali sono i seguenti: (a) il concetto di «economia neo-industriale» che si impernia all'incrocio tra l'affermarsi della tecnologia informatica e l'emergere dei nuovi modelli di consumo indotti dai cambiamenti culturali e di reddito della domanda; (b) è ipotizzabile che un nesso intimo leghi il concetto di «strategia» con i processi di «creazione del valore». Tale ipotesi è verificabile a partire da un'idea di strategia «al di là del concetto di decisione razionale», allo scopo di cogliere la «possibile» struttura che può assumere il sistema di creazione del valore, in un contesto caratterizzato da una crescente varietà delle forme di produzione e di consumo: la costruzione di una teoria della strategia, come «teoria delle specificità» d'impresa, passa attraverso una rilettura del rapporto strategia-struttura, rappresentata -quest'ultima- da una costellazione di attori che interagendo possono co-produrre valore; (c) il concetto di «costellazione del valore», espressione diretta di quanto appena esposto, può essere pensato in relazione alla presunta contraddizione con il tradizionale concetto di «catena del valore»: in tal senso si mostrerà l'importanza, a nostro avviso, di storicizzare alcuni contributi offerti in letteratura, delineando sia le coordinate che definiscono lo scenario macroeconomico di riferimento, sia quelle che orientano le categorie di ricerca di volta in volta adoperate dagli studiosi; (d) il concetto di strategia va inteso a partire da un rapporto impresa-ambiente sorretto da una razionalità sistemica di tipo a-centrato, con una moltitudine di attori che configurano una concezione d'impresa relativamente nuova se confrontata con il rapporto lineare che vedeva l'impresa come protagonista assoluta della gestione dei rapporti con gli stakeholder tradizionali: da qui l'opportunità di un approccio iscritto nel solco della tradizione evoluzionista; (e) le reti di imprese autonome si strutturano a partire dalle peculiarità degli specifici contesti d'azione manageriale: si istituisce, così, un dialogo circolare impresa-reti-contesti che consente la creazione di maggior valore per il sistema (gioco a somma positiva); (f) il rapporto strettissimo tra crescita dell'impresa e conoscenza che pone quest'ultima in posizione di primo piano tra le risorse di cui deve servirsi l'impresa per il proprio sviluppo. Pertanto, riteniamo costruttivo un approccio volto a considerare le «risorse» come categorie idonee per interpretare i processi evolutivi dell'attuale fase neo-industriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.