Questo capitolo focalizza principalmente l’attenzione sull’uso clinico del tracciante 18F-FDG e della metodica PET in oncologia. Dopo una breve introduzione sulle caratteristiche del 18F-FDG e sul meccanismo di captazione del tracciante nelle cellule tumorali, viene preso in esame il ruolo della 18F-FDG-PET nelle singole neoplasie, soprattutto quelle a più elevata incidenza. La parte finale del capitolo è invece dedicata alle più recenti applicazioni cliniche della PET, con particolare riferimento all’utilizzo di traccianti oncologici alternativi al 18F-FDG, sia per lo studio di tumori dove il tracciante 18F-FDG presenta delle limitazioni (es. 11C-Colina per il tumore della prostata), sia per la valutazione di particolari caratteristiche biologiche del tumore (es. valutazione dell’ipossia tumorale).
Oncologia / DEL VECCHIO, Silvana; Fonti, R.; Picchio, M.; Mapelli, P.; Gianolli, L.; Messa, C.. - STAMPA. - (2010), pp. 87-105.
Oncologia
DEL VECCHIO, SILVANA;R. Fonti;
2010
Abstract
Questo capitolo focalizza principalmente l’attenzione sull’uso clinico del tracciante 18F-FDG e della metodica PET in oncologia. Dopo una breve introduzione sulle caratteristiche del 18F-FDG e sul meccanismo di captazione del tracciante nelle cellule tumorali, viene preso in esame il ruolo della 18F-FDG-PET nelle singole neoplasie, soprattutto quelle a più elevata incidenza. La parte finale del capitolo è invece dedicata alle più recenti applicazioni cliniche della PET, con particolare riferimento all’utilizzo di traccianti oncologici alternativi al 18F-FDG, sia per lo studio di tumori dove il tracciante 18F-FDG presenta delle limitazioni (es. 11C-Colina per il tumore della prostata), sia per la valutazione di particolari caratteristiche biologiche del tumore (es. valutazione dell’ipossia tumorale).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.