L’istituto del riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati promosso da organizzazioni non profit assomiglia a quella “terza via” (tra Stato e mercato) che è stata a suo tempo suggerita da Elinor Ostrom al fine di evitare la celebre “tragedia dei beni collettivi” e che cioè un uso indiscriminato da parte di tutti, ma ancor peggio un loro disuso, come spesso avviene nel caso dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, riduce i benefici che essi possono generare per tutta la collettività. Il nostro Paese indica un percorso positivo.
Da Beni confiscati a beni comuni / Mosca, Michele; Villani, Salvatore. - In: COMMUNITAS. - ISSN 1825-4993. - STAMPA. - 51:(2011), pp. 99-106.
Da Beni confiscati a beni comuni
MOSCA, MICHELE
Conceptualization
;VILLANI, SALVATOREConceptualization
2011
Abstract
L’istituto del riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati promosso da organizzazioni non profit assomiglia a quella “terza via” (tra Stato e mercato) che è stata a suo tempo suggerita da Elinor Ostrom al fine di evitare la celebre “tragedia dei beni collettivi” e che cioè un uso indiscriminato da parte di tutti, ma ancor peggio un loro disuso, come spesso avviene nel caso dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, riduce i benefici che essi possono generare per tutta la collettività. Il nostro Paese indica un percorso positivo.File | Dimensione | Formato | |
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