Lo scritto inquadra la situazione insostenibile delle trasformazioni che avvengono nelle città e nei territori italiani, sotto il profilo della contemporanea disgregazione dei contenuti e dei paradigmi della disciplina dell'architettura , che quei territori ha contribuito a fondare nel tempo. La frattura con il passato operata dalla idea corrente di modernità, il suo rifiuto della realtà e della memoria sono posti come punto di avvio di processi culturali e materiali rivelatisi, col tempo, insostenibili. La dimensione tendenzialmente infinita e immateriale dello spazio e quella, viceversa, tendenzialmente brevissima del tempo hanno definito il distorto orizzonte entro cui si muovono le azioni concrete tentate sul corpo della città e le narrazioni scientifiche, culturali e politiche che le sorreggono, entrambe amputate dei loro caratteri fondamentali: la capacità di dare forma e misura all???esito finale e duraturo dei nostri interventi (ovvero la costruzione) e la lungimiranza di guardare a ciò che deve rimanere oltre il breve tempo di un mandato amministrativo o della cieca caccia al consenso, misurato come in un reality. Sulla base di questa ipotesi sono individuate delle linee di azioni semplici e praticabili, riferite alla capacità di individuare tradizioni eccellenti da rielaborare, e a queste linee di azione sono riferiti i contributi più significativi rilevati nel corso delle giornate internazionali di studio proposte.
territori storici e paesaggi contemporanei / Pezza, Valeria. - (2011), pp. 147-158.
territori storici e paesaggi contemporanei
PEZZA, VALERIA
2011
Abstract
Lo scritto inquadra la situazione insostenibile delle trasformazioni che avvengono nelle città e nei territori italiani, sotto il profilo della contemporanea disgregazione dei contenuti e dei paradigmi della disciplina dell'architettura , che quei territori ha contribuito a fondare nel tempo. La frattura con il passato operata dalla idea corrente di modernità, il suo rifiuto della realtà e della memoria sono posti come punto di avvio di processi culturali e materiali rivelatisi, col tempo, insostenibili. La dimensione tendenzialmente infinita e immateriale dello spazio e quella, viceversa, tendenzialmente brevissima del tempo hanno definito il distorto orizzonte entro cui si muovono le azioni concrete tentate sul corpo della città e le narrazioni scientifiche, culturali e politiche che le sorreggono, entrambe amputate dei loro caratteri fondamentali: la capacità di dare forma e misura all???esito finale e duraturo dei nostri interventi (ovvero la costruzione) e la lungimiranza di guardare a ciò che deve rimanere oltre il breve tempo di un mandato amministrativo o della cieca caccia al consenso, misurato come in un reality. Sulla base di questa ipotesi sono individuate delle linee di azioni semplici e praticabili, riferite alla capacità di individuare tradizioni eccellenti da rielaborare, e a queste linee di azione sono riferiti i contributi più significativi rilevati nel corso delle giornate internazionali di studio proposte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.