Architettura tra poststoria e postumano

Il saggio attraversa le esperienze architettoniche più recenti, dal cosiddetto decostruttivismo alla transarchitettura, per valutare il mutato senso del progetto ma anche il persistere di una forte componente ideologica negli architetti che li distoglie dall'impegno etico da sempre presente nell'architettura e nelle sue estetiche. Una componente ideologica molto prossima a quella del Fukuyama, il teorico della fine della storia, nel tentativo, secondo l'analisi del Bauman e del Baudrillard, di offrire valore mercantile alla stessa fine (dell'arte) dell'architettura, se si vuole alla sua sparizione, operando attraverso un sincretismo tecnologico cui è apposta la griffe dell'architetto, o dell'archistar, in sintonia con la domanda del mercato e delle più spinte speculazioni sui suoli.