Il presente lavoro espone alcune riflessioni emerse in una pluriennale esperienza di utilizzazione del Photolangage nei gruppi di formazione per mediatori familiari. La scelta di usare tale tecnica all’interno dei percorsi di formazione deriva dal riferimento al modello teorico di interpretazione dei fenomeni di crisi elaborato da Kaës nella pratica di mediazione familiare, da un lato, ed in quella di animazione di gruppi di formazione, dall’altro.
Il metodo Photolangage in un gruppo di mediatori familiari (The Photolangage method in a family mediators group) / Zurlo, MARIA CLELIA. - In: FUNZIONE GAMMA. - ISSN 2240-2624. - ELETTRONICO. - numero 16 (Praticare le medizioni in gruppi terapeutici), gennaio 2006, a cura di Claudine Vacheret:(2006), pp. 1-21.
Il metodo Photolangage in un gruppo di mediatori familiari (The Photolangage method in a family mediators group)
ZURLO, MARIA CLELIA
2006
Abstract
Il presente lavoro espone alcune riflessioni emerse in una pluriennale esperienza di utilizzazione del Photolangage nei gruppi di formazione per mediatori familiari. La scelta di usare tale tecnica all’interno dei percorsi di formazione deriva dal riferimento al modello teorico di interpretazione dei fenomeni di crisi elaborato da Kaës nella pratica di mediazione familiare, da un lato, ed in quella di animazione di gruppi di formazione, dall’altro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.