Valutazioni delle attitudini del territorio Nell’area metropolitana di Napoli, tra le più congestionate d’Italia, dove si addensano tutte le più acute disfunzioni e contraddizioni prodotte da uno sviluppo incontrollato, dove alla eccezionale ricchezza di paesaggi si accompagnano la gravissima congestione dei centri urbani e della mobilità, e processi di degrado che toccano tutti gli aspetti del mondo fisico, dei settori produttivi e della vita sociale, la salvaguardia dell’ambiente in primo luogo problema di risanamento e riequilibrio del territorio, e la ricerca sul tema implica inevitabilmente momenti di analisi ed approcci interdisciplinari. Sistemi geomorfologici di eccezionale valore percettivo e paesaggistico spesso con caratteri di unicità otto il profilo geolitologico e pedologico, densi di straordinarie testimonianze di una lunga storia di insediamenti umani con altissimo livello artistico: risorse archeologiche e monumentali, giardini storici, ecc, si svolgono in un insieme territoriale che lascia intravedere l’antica armonia con un rigoglioso paesaggio agrario di cui si riesce a cogliere la funzione di riequilibrio ambientale oltre che di eccezionale produttività. La ricerca interdisciplinare ha consentito di accertare, per un progetto di riequilibrio territoriale dell’area metropolitana basato su criteri di compatibilità ambientale, i presupposti fisici che consentono di dare validità alla pianificazione ancorando scelte ed indirizzi alle reali attitudini e potenzialità dei suoli. La ricerca è stata sviluppata, pertanto, parallelamente sull’ambiente pedologico e sul progetto di riequilibrio del territorio. Sono state individuate e delimitate in cartografia grandi unità di territorio con profonde analogie di caratteri pedologici, di esse sono stati individuati i tipi di suolo più rappresentati, e sono state definite le loro “capacità d’uso” in base a criteri di Land Evaluation. Questi risultati ancorano alle reali attitudini dell’ambiente fisico il progetto di riequilibrio del territorio articolato secondo precise direttrici di sviluppo degli insediamenti compatibili con la salvaguardia di tre grandi cinture verdi: I: Parchi del Vesuvio e dei Campi Flegrei; Camaldoli, Capodimonte, aree agricole di piano tra lago Patria e Pomigliano; II: Parchi fluviali del Volturno, dei Regi Lagni e Del Sarno; Parchi archeologici di Casilinum, Capua Suessola, Nola; parco della Reggia di Caserta; III: Riserve naturali dell’Appennino.
Piano di risanamento ambientale e di riequilibrio dell'area metropolitana di Napoli. Parte II - Valutazione delle attitudini del territorio / Buondonno, Corrado; Buondonno, Emma. - STAMPA. - (1993), pp. 165-167. (Intervento presentato al convegno La salvaguardi dell'ambiente. Mostra di pannelli e priezioni - relazioni e dibattiti tenutosi a Facoltà di Ingegneria - Piazzale Tecchio nel 23 - 24 aprile 1993).
Piano di risanamento ambientale e di riequilibrio dell'area metropolitana di Napoli. Parte II - Valutazione delle attitudini del territorio.
BUONDONNO, CORRADO;BUONDONNO, EMMA
1993
Abstract
Valutazioni delle attitudini del territorio Nell’area metropolitana di Napoli, tra le più congestionate d’Italia, dove si addensano tutte le più acute disfunzioni e contraddizioni prodotte da uno sviluppo incontrollato, dove alla eccezionale ricchezza di paesaggi si accompagnano la gravissima congestione dei centri urbani e della mobilità, e processi di degrado che toccano tutti gli aspetti del mondo fisico, dei settori produttivi e della vita sociale, la salvaguardia dell’ambiente in primo luogo problema di risanamento e riequilibrio del territorio, e la ricerca sul tema implica inevitabilmente momenti di analisi ed approcci interdisciplinari. Sistemi geomorfologici di eccezionale valore percettivo e paesaggistico spesso con caratteri di unicità otto il profilo geolitologico e pedologico, densi di straordinarie testimonianze di una lunga storia di insediamenti umani con altissimo livello artistico: risorse archeologiche e monumentali, giardini storici, ecc, si svolgono in un insieme territoriale che lascia intravedere l’antica armonia con un rigoglioso paesaggio agrario di cui si riesce a cogliere la funzione di riequilibrio ambientale oltre che di eccezionale produttività. La ricerca interdisciplinare ha consentito di accertare, per un progetto di riequilibrio territoriale dell’area metropolitana basato su criteri di compatibilità ambientale, i presupposti fisici che consentono di dare validità alla pianificazione ancorando scelte ed indirizzi alle reali attitudini e potenzialità dei suoli. La ricerca è stata sviluppata, pertanto, parallelamente sull’ambiente pedologico e sul progetto di riequilibrio del territorio. Sono state individuate e delimitate in cartografia grandi unità di territorio con profonde analogie di caratteri pedologici, di esse sono stati individuati i tipi di suolo più rappresentati, e sono state definite le loro “capacità d’uso” in base a criteri di Land Evaluation. Questi risultati ancorano alle reali attitudini dell’ambiente fisico il progetto di riequilibrio del territorio articolato secondo precise direttrici di sviluppo degli insediamenti compatibili con la salvaguardia di tre grandi cinture verdi: I: Parchi del Vesuvio e dei Campi Flegrei; Camaldoli, Capodimonte, aree agricole di piano tra lago Patria e Pomigliano; II: Parchi fluviali del Volturno, dei Regi Lagni e Del Sarno; Parchi archeologici di Casilinum, Capua Suessola, Nola; parco della Reggia di Caserta; III: Riserve naturali dell’Appennino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.