Rispetto alle problematiche presenti in Campania, occorre provvedere alla riorganizzazione e alla strutturazione dello spazio in modo da ottenere delle città che funzionino bene per tutti i cittadini, sì da risolverne tutti i problemi della vita quotidiana: l’approvvigionamento alimentare, il diritto all’abitazione, ai trasporti, alle reti idriche, allo smaltimento dei rifiuti, ai nuovi mezzi di comunicazione, alla tutela della salute, alle nuove forme di cultura urbana, e così via. Bisogna per di più puntare alla qualità delle trasformazioni urbane e territoriali e a proposte capaci di valorizzare le caratteristiche locali e globali, attraverso la considerazione e l’analisi dei fattori notevoli quali le infrastrutture e le attrezzature, il rapporto con l’antico, il recupero e la valorizzazione delle risorse, la nuova residenza, le periferie, i luoghi di aggregazione. Poiché la dimensione metropolitana è ormai una realtà diffusa, la sfida non è quella di subirne gli effetti negativi (il grande inquinamento atmosferico e acustico, il traffico caotico, la carenza di parcheggi, la carenza di un sistema di spazi urbani, di aree pedonali, ciclabili, eccetera), ma governali in una logica di sviluppo sostenibile, ragionando in termini di risposta ai bisogni delle persone e nella consapevolezza che il territorio non è un bene d’infinita disponibilità, tenendo nel debito conto, lo si ribadisce, che i bisogni del cittadino di oggi non si limitano solo a quelli essenziali quali la casa e i servizi di base, ma intercettano nuove priorità tra le quali la qualità della vita e dell’ambiente, la qualità degli spazi urbani, l’identità dei luoghi costruiti e verdi. E’ su questa priorità che occorre indirizzare le scelte di progetto per orientare lo sviluppo futuro. Tra le prime cose impellenti da affrontare, si rende necessario pensare a un modello urbano /metropolitano/regionale in cui le funzioni siano sistemate sul territorio in maniera razionale sì da massimizzare i benefici collettivi con il minimo spreco di tempo e di energie.
L'architettura differente per l'approccio di genere al governo del territorio / Buondonno, Emma. - STAMPA. - (2009), pp. 103-116. (Intervento presentato al convegno 5° Convegno Annuale Scienziate dall'economia domestica all'economia di mercato. donna, ricerca, innovazione, società tenutosi a Napoli nel 17-19 settembre 2009).
L'architettura differente per l'approccio di genere al governo del territorio.
BUONDONNO, EMMA
2009
Abstract
Rispetto alle problematiche presenti in Campania, occorre provvedere alla riorganizzazione e alla strutturazione dello spazio in modo da ottenere delle città che funzionino bene per tutti i cittadini, sì da risolverne tutti i problemi della vita quotidiana: l’approvvigionamento alimentare, il diritto all’abitazione, ai trasporti, alle reti idriche, allo smaltimento dei rifiuti, ai nuovi mezzi di comunicazione, alla tutela della salute, alle nuove forme di cultura urbana, e così via. Bisogna per di più puntare alla qualità delle trasformazioni urbane e territoriali e a proposte capaci di valorizzare le caratteristiche locali e globali, attraverso la considerazione e l’analisi dei fattori notevoli quali le infrastrutture e le attrezzature, il rapporto con l’antico, il recupero e la valorizzazione delle risorse, la nuova residenza, le periferie, i luoghi di aggregazione. Poiché la dimensione metropolitana è ormai una realtà diffusa, la sfida non è quella di subirne gli effetti negativi (il grande inquinamento atmosferico e acustico, il traffico caotico, la carenza di parcheggi, la carenza di un sistema di spazi urbani, di aree pedonali, ciclabili, eccetera), ma governali in una logica di sviluppo sostenibile, ragionando in termini di risposta ai bisogni delle persone e nella consapevolezza che il territorio non è un bene d’infinita disponibilità, tenendo nel debito conto, lo si ribadisce, che i bisogni del cittadino di oggi non si limitano solo a quelli essenziali quali la casa e i servizi di base, ma intercettano nuove priorità tra le quali la qualità della vita e dell’ambiente, la qualità degli spazi urbani, l’identità dei luoghi costruiti e verdi. E’ su questa priorità che occorre indirizzare le scelte di progetto per orientare lo sviluppo futuro. Tra le prime cose impellenti da affrontare, si rende necessario pensare a un modello urbano /metropolitano/regionale in cui le funzioni siano sistemate sul territorio in maniera razionale sì da massimizzare i benefici collettivi con il minimo spreco di tempo e di energie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.