INTRODUZIONE. La formazione dei lavoratori sui temi di sicurezza e protezione della salute nei luoghi di lavoro è strumento efficace di prevenzione, ma necessita di una continua verifica e controllo dei risultati. Scopo del lavoro è valutare l’efficacia dell’attività di formazione organizzata da un team di formatori con competenze tecnico-ingegneristiche. MATERIALI E METODI. A 74 lavoratori di un’azienda di trattamento industriale dei rifiuti solidi urbani, con età media di 41,6 anni, è stato somministrato un questionario anonimo di 70 domande a scelta multipla con 4 possibili risposte di cui una sola esatta ed una con l’opzione “non so”. Le domande sono state suddivise in 7 sezioni di 10 domande ciascuna: Normativa, Concetti sul rischio e sulla prevenzione, Organizzazione aziendale, DPI, segnaletica e procedure di sicurezza, Rischi di natura chimica, Rischi di natura biologica, Altri rischi (MMC, rumore, stress, fumo). RISULTATI. Normativa: risposte esatte 73.9%, errate 21.2%, non so 4.9%. Concetti di rischio e prevenzione: esatte 54.7%; errate 31.9%; non so 13.4%. Organizzazione aziendale: esatte 64.6%, errate 31.6%, non so 3.8%. DPI, segnaletica e procedure di sicurezza: esatte 75.4%, errate 22.2%, non so 2.4%. Rischi di natura chimica: esatte 69.9%, errate 24.2%, non so 5.9%. Rischi di natura biologica: esatte 57.8%, errate 30.8%, non so 11.4%. Altri rischi: esatte 48.6%; errate 41%; non so 10.4%. Tutte le risposte sono state successivamente suddivise in due gruppi di mansioni: a basso rischio lavorativo (amministrative e tecniche) con il 73.3% di risposte esatte, 23.1% errate e 3,6% di non so; ad alto rischio lavorativo (esercizio e manutenzione) con il 62.1% di risposte esatte, 29,9% errate, e 7,9% di non so. La differenza fra i due gruppi è statisticamente significativa (p = 0.05). DISCUSSIONE. La percentuale maggiore di risposte esatte nelle mansioni amministrative e tecniche, a minor rischio di danno per la salute, potrebbe essere dovuta al livello culturale e professionale più elevato dei lavoratori. I peggiori risultati, per tutte le mansioni, nelle sezioni di “Rischi di natura biologica” e “Altri rischi” potrebbero essere attribuiti, almeno in parte, al mancato coinvolgimento di formatori di area medica. Due ipotesi da verificare con ulteriori studi. Il questionario si conferma non solo utile strumento di verifica dell’efficacia dell’attività formativa ma consente anche di programmare i corsi sulla base dell’effettivo fabbisogno culturale e delle competenze da coinvolgere.
Formazione dei lavoratori: valutazione dell'efficacia e criticità / Acampora, Elena; Chianese, Elisabetta; Mauriello, Mc; Petteruti, Antonella; Taddeo, Valeria; Manno, Maurizio; Sbordone, Carmine. - In: GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA. - ISSN 1592-7830. - 35:4(2013), pp. 172-172.
Formazione dei lavoratori: valutazione dell'efficacia e criticità
ACAMPORA, ELENA;CHIANESE, ELISABETTA;PETTERUTI, ANTONELLA;TADDEO, VALERIA;MANNO, MAURIZIO;SBORDONE, CARMINE
2013
Abstract
INTRODUZIONE. La formazione dei lavoratori sui temi di sicurezza e protezione della salute nei luoghi di lavoro è strumento efficace di prevenzione, ma necessita di una continua verifica e controllo dei risultati. Scopo del lavoro è valutare l’efficacia dell’attività di formazione organizzata da un team di formatori con competenze tecnico-ingegneristiche. MATERIALI E METODI. A 74 lavoratori di un’azienda di trattamento industriale dei rifiuti solidi urbani, con età media di 41,6 anni, è stato somministrato un questionario anonimo di 70 domande a scelta multipla con 4 possibili risposte di cui una sola esatta ed una con l’opzione “non so”. Le domande sono state suddivise in 7 sezioni di 10 domande ciascuna: Normativa, Concetti sul rischio e sulla prevenzione, Organizzazione aziendale, DPI, segnaletica e procedure di sicurezza, Rischi di natura chimica, Rischi di natura biologica, Altri rischi (MMC, rumore, stress, fumo). RISULTATI. Normativa: risposte esatte 73.9%, errate 21.2%, non so 4.9%. Concetti di rischio e prevenzione: esatte 54.7%; errate 31.9%; non so 13.4%. Organizzazione aziendale: esatte 64.6%, errate 31.6%, non so 3.8%. DPI, segnaletica e procedure di sicurezza: esatte 75.4%, errate 22.2%, non so 2.4%. Rischi di natura chimica: esatte 69.9%, errate 24.2%, non so 5.9%. Rischi di natura biologica: esatte 57.8%, errate 30.8%, non so 11.4%. Altri rischi: esatte 48.6%; errate 41%; non so 10.4%. Tutte le risposte sono state successivamente suddivise in due gruppi di mansioni: a basso rischio lavorativo (amministrative e tecniche) con il 73.3% di risposte esatte, 23.1% errate e 3,6% di non so; ad alto rischio lavorativo (esercizio e manutenzione) con il 62.1% di risposte esatte, 29,9% errate, e 7,9% di non so. La differenza fra i due gruppi è statisticamente significativa (p = 0.05). DISCUSSIONE. La percentuale maggiore di risposte esatte nelle mansioni amministrative e tecniche, a minor rischio di danno per la salute, potrebbe essere dovuta al livello culturale e professionale più elevato dei lavoratori. I peggiori risultati, per tutte le mansioni, nelle sezioni di “Rischi di natura biologica” e “Altri rischi” potrebbero essere attribuiti, almeno in parte, al mancato coinvolgimento di formatori di area medica. Due ipotesi da verificare con ulteriori studi. Il questionario si conferma non solo utile strumento di verifica dell’efficacia dell’attività formativa ma consente anche di programmare i corsi sulla base dell’effettivo fabbisogno culturale e delle competenze da coinvolgere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.