Nullità di protezione e limite temporale di cognizione dell'A.B.F. (commento a A.B.F. ROMA, 29.11.2013, n. 6162 e a A.B.F., coll. coord., 10.01.2014, n. 72)

Il lavoro si sofferma sulla corretta interpretazione della norma che attribuisce la cognizione all'A.B.F. soltanto per le operazioni o i comportamenti anteriori alla data del 1° gennaio 2009. Si chiarisce, in particolare, che, in ipotesi di contratto concluso prima del predetto termine e privo della forma scritta ad substantiam, richiesta dall'art. 117, commi 1° e 3°, t.u.b., l'eventuale irricevibilità ratione temporis del ricorso opererebbe a svantaggio del cliente in quanto lo priverebbe della peculiare tutela dei suoi interessi nel procedimento di risoluzione stragiudiziale delle controversie dinanzi all'A.B.F. La prospettiva funzionale che connota la nullità c.d. di protezione, comminata dall'art. 127, comma 2°, t.u.b., influenza l'interpretazione del limite temporale che caratterizza il potere decisionale dell'A.B.F, sí da determinare la ricevibilità dei ricorsi fondati sulla nullità per assenza di forma scritta ad substantiam di contratti stipulati prima del 1° gennaio 2009.