Il paesaggio in Italia è oggi un bene comune vulnerabile, investito da pressioni costituite sia dalle emergenze ambientali che dai fenomeni dell'abbandono del paesaggio agrario, del suo consumo e della forte frammentazione causata dai mutati usi. Una politica sostenibile di difesa e sviluppo dei beni comuni deve incoraggiarne la gestione comunitaria, riconoscendo alle comunità locali i diritti giuridici di proprietà e/o di cogestione. In accordo con tale prospettiva, la Convenzione Europea del Paesaggio affida alle popolazioni un ruolo decisionale circa le azioni da promuovere nei propri territori. È necessario, quindi, coltivare la capacità delle comunità locali di identificare i valori chiave del paesaggio in cui vivono. La Tecnologia del Recupero sviluppa il tema del paesaggio a partire dalla lettura della sua natura multidimensionale e sistemica, secondo una logica esigenziale-prestazionale. Coerentemente con il concetto di landscape management introdotto dalla Convenzione, i sistemi di conoscenza devono essere orientati alla futura gestione delle risorse naturali e costruite, che possono divenire motori per una rigenerazione dello spazio fisico e socio-economico. Nel caso dei percorsi della Penisola Sorrentina, le strategie di recupero e manutenzione devono mirare ad armonizzare la funzione di accessibilità che essi garantivano rispetto al territorio agrario che attraversavano con quella della funzione fruitiva determinata dalla domanda da parte di un turismo consapevole. Il loro recupero consentirebbe, da una parte, di svolgere la fondamentale attività di manutenzione e presidio del territorio e, dall'altra, di rendere nuovamente disponibile ai turisti la visione percettiva delle bellezze paesaggistiche.
Introduzione / Pinto, MARIA RITA. - (2014), pp. 9-12.
Introduzione
PINTO, MARIA RITA
2014
Abstract
Il paesaggio in Italia è oggi un bene comune vulnerabile, investito da pressioni costituite sia dalle emergenze ambientali che dai fenomeni dell'abbandono del paesaggio agrario, del suo consumo e della forte frammentazione causata dai mutati usi. Una politica sostenibile di difesa e sviluppo dei beni comuni deve incoraggiarne la gestione comunitaria, riconoscendo alle comunità locali i diritti giuridici di proprietà e/o di cogestione. In accordo con tale prospettiva, la Convenzione Europea del Paesaggio affida alle popolazioni un ruolo decisionale circa le azioni da promuovere nei propri territori. È necessario, quindi, coltivare la capacità delle comunità locali di identificare i valori chiave del paesaggio in cui vivono. La Tecnologia del Recupero sviluppa il tema del paesaggio a partire dalla lettura della sua natura multidimensionale e sistemica, secondo una logica esigenziale-prestazionale. Coerentemente con il concetto di landscape management introdotto dalla Convenzione, i sistemi di conoscenza devono essere orientati alla futura gestione delle risorse naturali e costruite, che possono divenire motori per una rigenerazione dello spazio fisico e socio-economico. Nel caso dei percorsi della Penisola Sorrentina, le strategie di recupero e manutenzione devono mirare ad armonizzare la funzione di accessibilità che essi garantivano rispetto al territorio agrario che attraversavano con quella della funzione fruitiva determinata dalla domanda da parte di un turismo consapevole. Il loro recupero consentirebbe, da una parte, di svolgere la fondamentale attività di manutenzione e presidio del territorio e, dall'altra, di rendere nuovamente disponibile ai turisti la visione percettiva delle bellezze paesaggistiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.