Il saggio ricostruisce l’istituto dei referendum regionali nell’ordinamento costituzionale italiano, in considerazione delle scelte compiute dai legislatori regionali con l’adozione degli statuti di seconda generazione e delle indicazioni fornite dalla giurisprudenza costituzionale e dalla principale dottrina. Dopo aver ricostruito i diversi tipi di referendum e averne fatto emergere le differenze con l’analogo istituto previsti in ambito statale, il lavoro tende a verificare i limiti entro cui le espressioni del voto referendario possono svolgersi. L’attenzione è dedicata ai referendum consultivi e alla possibilità che gli atti d’iniziativa legislativa, in special modo di rango costituzionale, delle Regioni siano preceduti da consultazioni popolari che ne rafforzino la carica politica. L’intero lavoro e le sue conclusioni, fondate sulle indicazioni che emergono dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, pongono a raffronto l’esperienza italiana con i temi che sono attualmente presenti nel dibattito scientifico in Spagna, interrogandosi sulla possibilità, nell’ordinamento italiano, di un referendum che si proponesse di sollecitare il voto popolare su proposte che avessero come scopo la secessione o la disgregazione dell’unità e indivisibilità dell’ordinamento costituzionale e del suo territorio.
Los referéndums autonomicos en Italia / DE MARIA, Bruno. - (2014), pp. 53-75.
Los referéndums autonomicos en Italia
DE MARIA, BRUNO
2014
Abstract
Il saggio ricostruisce l’istituto dei referendum regionali nell’ordinamento costituzionale italiano, in considerazione delle scelte compiute dai legislatori regionali con l’adozione degli statuti di seconda generazione e delle indicazioni fornite dalla giurisprudenza costituzionale e dalla principale dottrina. Dopo aver ricostruito i diversi tipi di referendum e averne fatto emergere le differenze con l’analogo istituto previsti in ambito statale, il lavoro tende a verificare i limiti entro cui le espressioni del voto referendario possono svolgersi. L’attenzione è dedicata ai referendum consultivi e alla possibilità che gli atti d’iniziativa legislativa, in special modo di rango costituzionale, delle Regioni siano preceduti da consultazioni popolari che ne rafforzino la carica politica. L’intero lavoro e le sue conclusioni, fondate sulle indicazioni che emergono dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, pongono a raffronto l’esperienza italiana con i temi che sono attualmente presenti nel dibattito scientifico in Spagna, interrogandosi sulla possibilità, nell’ordinamento italiano, di un referendum che si proponesse di sollecitare il voto popolare su proposte che avessero come scopo la secessione o la disgregazione dell’unità e indivisibilità dell’ordinamento costituzionale e del suo territorio.File | Dimensione | Formato | |
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