L’antropologia si è rivolta allo studio della disabilità più tardivamente rispetto alle altre scienze sociali, tuttavia negli ultimi anni questo settore di studi si è andato progressivamente arricchendo, sia come nuovo campo di ricerca sull’alterità, sia in conseguenza dello sviluppo dell’antropologia medica. Infatti, la disabilità esiste in rapporto all’abilità, ma questa, in società diverse da quelle occidentali, può non corrispondere necessariamente al modo occidentale di concepirla, si tratta quindi di una categoria costruita socialmente e culturalmente, in rapporto con il modo in cui le società stabiliscono l’accesso alle risorse e le pratiche di inclusione o di marginalizzazione. Allo stesso tempo, però, il concetto di disabilità delinea una condizione esistenziale che riguarda individui concreti che vivono in uno spazio fisico e in un contesto sociale, con tutti i problemi che ne conseguono, tra i quali anche gli ostacoli sia fisici che culturali che, nella vita quotidiana, si frappongono alla fruibilità di quello spazio e di quel contesto. In questo articolo intendo problematizzare alcuni aspetti relativi a questa tematica, che possono costituire specifici ambiti di ricerca quali: la costruzione della disabilità in situazioni di migrazione, la disabilità temporanea, in seguito a un incidente, la disabilità collegata al processo di invecchiamento.
Disabili per chi? Un approccio antropologico alla disabilità / Ranisio, GIANFRANCA ANGELA RITA. - In: VOCI. - ISSN 1827-5095. - XI:(2014), pp. 198-212.
Disabili per chi? Un approccio antropologico alla disabilità
RANISIO, GIANFRANCA ANGELA RITA
2014
Abstract
L’antropologia si è rivolta allo studio della disabilità più tardivamente rispetto alle altre scienze sociali, tuttavia negli ultimi anni questo settore di studi si è andato progressivamente arricchendo, sia come nuovo campo di ricerca sull’alterità, sia in conseguenza dello sviluppo dell’antropologia medica. Infatti, la disabilità esiste in rapporto all’abilità, ma questa, in società diverse da quelle occidentali, può non corrispondere necessariamente al modo occidentale di concepirla, si tratta quindi di una categoria costruita socialmente e culturalmente, in rapporto con il modo in cui le società stabiliscono l’accesso alle risorse e le pratiche di inclusione o di marginalizzazione. Allo stesso tempo, però, il concetto di disabilità delinea una condizione esistenziale che riguarda individui concreti che vivono in uno spazio fisico e in un contesto sociale, con tutti i problemi che ne conseguono, tra i quali anche gli ostacoli sia fisici che culturali che, nella vita quotidiana, si frappongono alla fruibilità di quello spazio e di quel contesto. In questo articolo intendo problematizzare alcuni aspetti relativi a questa tematica, che possono costituire specifici ambiti di ricerca quali: la costruzione della disabilità in situazioni di migrazione, la disabilità temporanea, in seguito a un incidente, la disabilità collegata al processo di invecchiamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.