Nell’immaginario dei viaggiatori del Grand Tour la percezione di Napoli fu ‘doppia’, generando ora immagini collegabili alla topica del locus amoenus ora giudizi fortemente negativi che investirono soprattutto i suoi abitanti. Tale ambiguità è espressa, in modo esemplare, dalle descrizioni della Crypta Neapolitana, la ‘labirintica’ galleria che collegava la città con l’area dei Campi Flegrei e che, come già voleva Seneca, provocava nei visitatori sensazioni spiacevoli e claustrofobiche.
Ich verzieh es allen, die in Neapel von Sinnen kommen: gli Inferi napoletani / Squillante, Marisa. - (2014), pp. 187-201.
Ich verzieh es allen, die in Neapel von Sinnen kommen: gli Inferi napoletani
SQUILLANTE, MARISA
2014
Abstract
Nell’immaginario dei viaggiatori del Grand Tour la percezione di Napoli fu ‘doppia’, generando ora immagini collegabili alla topica del locus amoenus ora giudizi fortemente negativi che investirono soprattutto i suoi abitanti. Tale ambiguità è espressa, in modo esemplare, dalle descrizioni della Crypta Neapolitana, la ‘labirintica’ galleria che collegava la città con l’area dei Campi Flegrei e che, come già voleva Seneca, provocava nei visitatori sensazioni spiacevoli e claustrofobiche.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.