In una canzone anonima, unitestimoniata, della Scuola siciliana ( PSs 23.13, 27) compare l’hapax avantiparlieri («sia mio avantiparlieri»), corretto da Panvini in avamparlieri, forma che il TLIO usa come intestazione della voce e che Beltrami, in un recente articolo, difende come unica possibile, a meno di non ipotizzare una metrica irregolare. Nella postilla si sostiene che la lezione del manoscritto non presenta affatto un’ipermetria, perché la sinalefe in questo contesto fonetico è del tutto normale nel Duecento fino a diventare la norma in Petrarca.
. . . e una postilla su "avantiparlieri" / DI GIROLAMO, Costanzo. - In: BOLLETTINO - CENTRO DI STUDI FILOLOGICI E LINGUISTICI SICILIANI. - ISSN 0577-277X. - 24:(2013), pp. 313-315.
. . . e una postilla su "avantiparlieri"
DI GIROLAMO, COSTANZO
2013
Abstract
In una canzone anonima, unitestimoniata, della Scuola siciliana ( PSs 23.13, 27) compare l’hapax avantiparlieri («sia mio avantiparlieri»), corretto da Panvini in avamparlieri, forma che il TLIO usa come intestazione della voce e che Beltrami, in un recente articolo, difende come unica possibile, a meno di non ipotizzare una metrica irregolare. Nella postilla si sostiene che la lezione del manoscritto non presenta affatto un’ipermetria, perché la sinalefe in questo contesto fonetico è del tutto normale nel Duecento fino a diventare la norma in Petrarca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.