Le architetture fortificate della Campania presentano forti caratteri di riconoscibilità sia formale che costruttiva che vanno ben oltre l'elevato valore conoscitivo fine a se stesso. L'analisi dei modi di costruire aggiunge altre singolari valenze a partire dai principi secondo i quali la costruzione si relaziona al luogo, dalla scelta dei materiali che caratterizzano il contesto, fino alle tecniche costruttive che sottendono la realizzazione. Si individuano delle vere e proprie invarianti che arricchiscono il patrimonio storico e lo fortificano fino a costituire riscontri materici per confermare e supportare ipotesi e studi relativi alla datazione. Apparecchiature murarie di rilevante solidità caratterizzano tipicamente le fabbriche castellane della Campania, in cui cava e cantiere coincidono, in nome di una velocità di realizzazione che è sempre stata necessità e scelta prioritaria. Il materiale diviene linguaggio e racconta la storia del luogo, mentre la tecnica costruttiva diviene lessico, ereditato dal passato, adattato al presente e sperimentato in relazione alle potenzialità del tempo. In particolare è interessante verificare come le tecniche costruttive medievali siano mutuate dalla grande tradizione costruttiva dei romani e poi rivedute in relazione alle esigenze di costruire in economia e in velocità che il lungo millennio di oscurantismo ha imposto. Una continuità nei modi di costruire emerge con chiarezza al di là delle celebrazioni della romanità, in modo da sottendere, come prossimo traguardo, la riabilitazione delle tecniche medievali perché il recupero di alcune costruzioni fortificate della Campania, che versano in condizioni di abbandono, possa guadagnare azioni propositive. Ogni processo di conoscenza - sostiene Freud - è come un mosaico e ciascun gradino lascia sempre dietro di sé qualcosa di irrisolto. La lettura, come l'esperienza percettiva in genere, è un percorso che aggiunge, procedendo per successivi livelli, in un crescendo che rende l'approccio sempre più analitico.
LE ARCHITETTURE FORTIFICATE DELLA CAMPANIA. ANALISI DEI MODI DI COSTRUIRE TRA MEDIOEVO E TRADIZIONE / Ausiello, Gigliola. - (2014).
LE ARCHITETTURE FORTIFICATE DELLA CAMPANIA. ANALISI DEI MODI DI COSTRUIRE TRA MEDIOEVO E TRADIZIONE
AUSIELLO, GIGLIOLA
2014
Abstract
Le architetture fortificate della Campania presentano forti caratteri di riconoscibilità sia formale che costruttiva che vanno ben oltre l'elevato valore conoscitivo fine a se stesso. L'analisi dei modi di costruire aggiunge altre singolari valenze a partire dai principi secondo i quali la costruzione si relaziona al luogo, dalla scelta dei materiali che caratterizzano il contesto, fino alle tecniche costruttive che sottendono la realizzazione. Si individuano delle vere e proprie invarianti che arricchiscono il patrimonio storico e lo fortificano fino a costituire riscontri materici per confermare e supportare ipotesi e studi relativi alla datazione. Apparecchiature murarie di rilevante solidità caratterizzano tipicamente le fabbriche castellane della Campania, in cui cava e cantiere coincidono, in nome di una velocità di realizzazione che è sempre stata necessità e scelta prioritaria. Il materiale diviene linguaggio e racconta la storia del luogo, mentre la tecnica costruttiva diviene lessico, ereditato dal passato, adattato al presente e sperimentato in relazione alle potenzialità del tempo. In particolare è interessante verificare come le tecniche costruttive medievali siano mutuate dalla grande tradizione costruttiva dei romani e poi rivedute in relazione alle esigenze di costruire in economia e in velocità che il lungo millennio di oscurantismo ha imposto. Una continuità nei modi di costruire emerge con chiarezza al di là delle celebrazioni della romanità, in modo da sottendere, come prossimo traguardo, la riabilitazione delle tecniche medievali perché il recupero di alcune costruzioni fortificate della Campania, che versano in condizioni di abbandono, possa guadagnare azioni propositive. Ogni processo di conoscenza - sostiene Freud - è come un mosaico e ciascun gradino lascia sempre dietro di sé qualcosa di irrisolto. La lettura, come l'esperienza percettiva in genere, è un percorso che aggiunge, procedendo per successivi livelli, in un crescendo che rende l'approccio sempre più analitico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.