Nel 1969 Piero Gazzola, già esperto UNESCO, riceve l’incarico di redigere un piano per un sito in Lussemburgo, Echternach, posto al confine con la Germania. Insieme al ‘paysagiste’ Jean-Bernard Perrin – anch’egli esperto UNESCO - affronta il tema della pianificazione di una parte significativa dell’antica cittadina lussemburghese, con un complesso abbaziale all’interno di un contesto di particolare valenza paesaggistica, la cosiddetta Petite Suisse luxembourgeoise e la Basse-Sûre. Ne viene fuori il report, La sauvegarde et la mise en valeur de l’abbaye, de la ville et du site d’Echternach”, esito della collaborazione dell’italiano e del francese, che si muovono su di un piano di singolare complementarietà: il primo “traite de l’évolution historique et de l’importance de l’ensemble constitué par l’Abbaye d’Echternach”, il secondo “étudie les problèmes urbanistiques et de conservation du paysage”, per cui il loro contributo può essere visto come un rilevante esempio di approccio integrato al tema della tutela dei valori urbani e del paesaggio, messi, in tal caso, in pericolo da una pianificazione improntata allo sviluppo dei collegamenti autoveicolari transfrontalieri. L’articolo mette in luce la visione di Gazzola che, in un’ottica che anticipa i documenti e le convenzioni europee degli anni settanta ed oltre, ritiene “tout le territoire de l’Europe est ‘Centre Historique’”, precorrendo pure l’aspetto dell’economia dell’azione di tutela, anticipando il respiro ‘integrato’ della conservazione. L’azione di Gazzola e di Perrin nella loro complementare ed ‘integrata’ visione, hanno indicato una strada, oltre che sul piano metodologico, anche su quello delle soluzioni, rappresentando una proficua cooperazione internazionale, avendo il primo, già nel 1962, per la definizione di una metodologia di ricerca unitaria a livello europeo di conoscenza dei monumenti e delle risorse paesaggistiche, aveva lavorato, insieme al francese F.Sorlin e allo spagnolo G.Alomar.
Lussemburgo, dinamica della conservazione negli anni '60: Piero Gazzola e Jean Bernard Perrin ad Echternach / Marino, Bianca. - In: ANANKE. - ISSN 1129-8219. - 74(2015), pp. 99-108.
Lussemburgo, dinamica della conservazione negli anni '60: Piero Gazzola e Jean Bernard Perrin ad Echternach
MARINO, BIANCA
2015
Abstract
Nel 1969 Piero Gazzola, già esperto UNESCO, riceve l’incarico di redigere un piano per un sito in Lussemburgo, Echternach, posto al confine con la Germania. Insieme al ‘paysagiste’ Jean-Bernard Perrin – anch’egli esperto UNESCO - affronta il tema della pianificazione di una parte significativa dell’antica cittadina lussemburghese, con un complesso abbaziale all’interno di un contesto di particolare valenza paesaggistica, la cosiddetta Petite Suisse luxembourgeoise e la Basse-Sûre. Ne viene fuori il report, La sauvegarde et la mise en valeur de l’abbaye, de la ville et du site d’Echternach”, esito della collaborazione dell’italiano e del francese, che si muovono su di un piano di singolare complementarietà: il primo “traite de l’évolution historique et de l’importance de l’ensemble constitué par l’Abbaye d’Echternach”, il secondo “étudie les problèmes urbanistiques et de conservation du paysage”, per cui il loro contributo può essere visto come un rilevante esempio di approccio integrato al tema della tutela dei valori urbani e del paesaggio, messi, in tal caso, in pericolo da una pianificazione improntata allo sviluppo dei collegamenti autoveicolari transfrontalieri. L’articolo mette in luce la visione di Gazzola che, in un’ottica che anticipa i documenti e le convenzioni europee degli anni settanta ed oltre, ritiene “tout le territoire de l’Europe est ‘Centre Historique’”, precorrendo pure l’aspetto dell’economia dell’azione di tutela, anticipando il respiro ‘integrato’ della conservazione. L’azione di Gazzola e di Perrin nella loro complementare ed ‘integrata’ visione, hanno indicato una strada, oltre che sul piano metodologico, anche su quello delle soluzioni, rappresentando una proficua cooperazione internazionale, avendo il primo, già nel 1962, per la definizione di una metodologia di ricerca unitaria a livello europeo di conoscenza dei monumenti e delle risorse paesaggistiche, aveva lavorato, insieme al francese F.Sorlin e allo spagnolo G.Alomar.File | Dimensione | Formato | |
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