Nel contributo si pubblica per la prima volta un "corpus" di ventuno lettere autografe e tre cartoline postali inviate da Vittorio Rossi (Venezia 1865-Roma 1938) all’editore Francesco Perrella e a Giuseppe Falcionelli, redattore della stessa Società Editrice, il quale consente di gettare nuova luce sulla travagliata gestazione del commento dantesco, lasciato incompiuto dall’autore al canto XXII del "Purgatorio". In appendice è offerto, in edizione critica, l’inedito testamento olografo dello studioso, dove si riflette in maniera emblematica quella concezione etica dell’esistenza, fatta di assoluta dedizione al dovere, di severa disciplina e di culto rigoroso per la verità, che caratterizzò tutta la sua azione di uomo e di maestro.
Una «disgraziata fatica»: vicende editoriali del commento dantesco di Vittorio Rossi attraverso lettere inedite (con edizione critica del testamento olografo) / Corrado, Massimiliano. - (2015), pp. 317-347.
Una «disgraziata fatica»: vicende editoriali del commento dantesco di Vittorio Rossi attraverso lettere inedite (con edizione critica del testamento olografo)
CORRADO, MASSIMILIANO
2015
Abstract
Nel contributo si pubblica per la prima volta un "corpus" di ventuno lettere autografe e tre cartoline postali inviate da Vittorio Rossi (Venezia 1865-Roma 1938) all’editore Francesco Perrella e a Giuseppe Falcionelli, redattore della stessa Società Editrice, il quale consente di gettare nuova luce sulla travagliata gestazione del commento dantesco, lasciato incompiuto dall’autore al canto XXII del "Purgatorio". In appendice è offerto, in edizione critica, l’inedito testamento olografo dello studioso, dove si riflette in maniera emblematica quella concezione etica dell’esistenza, fatta di assoluta dedizione al dovere, di severa disciplina e di culto rigoroso per la verità, che caratterizzò tutta la sua azione di uomo e di maestro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.