Se Internet è diventata quello che è, lo deve a chi, partendo con molte idee e poche risorse, ha saputo sfruttare le capacità espansive offerte dalla rete. Il saper innovare dei giganti della rete va rispettato e ancora favorito, ma la domanda è: come garantire che l’ingresso rimanga aperto per altri soggetti che ne ripetano la storia, e di nuovo con poche risorse e molte idee si mettano in campo, innovando l’offerta di servizi e di contenuti? La formula magica è net neutrality. Il lavoro parte dalla nozione di net neutrality per poi interrogarsi su tre questioni di fondo. È necessaria una norma imperativa a garanzia della neutralità della rete? In caso di risposta positiva, quale è il soggetto chiamato a porla? E, infine con quali contenuti? L’Autrice individua nelle situazioni giuridiche soggettive coinvolte, e principalmente nel diritto a essere informati di noi utenti finali, il parametro per rispondere agli interrogativi suindicati. Il percorso argomentativo perviene alla conclusione che qualsivoglia disciplina, una combinazione di norme imperative con regole consensuali, si voglia dare alla net neutrality questa dovrà avere il suo centro nella persona accolta nella sua completa dimensione costituzionale e al tempo stesso dovrà riservare la capacità trasmissiva e innovativa della rete non solo a chi già c’è, ma anche a chi verrà, perché le generazioni future hanno il nostro stesso diritto di intrapresa economica e di crescita interiore.
Net neutrality come diritto fondamentale di chi verrà / DE MINICO, Giovanna. - In: COSTITUZIONALISMO.IT. - ISSN 2036-6744. - 1/2016(2016).
Net neutrality come diritto fondamentale di chi verrà
DE MINICO, GIOVANNA
2016
Abstract
Se Internet è diventata quello che è, lo deve a chi, partendo con molte idee e poche risorse, ha saputo sfruttare le capacità espansive offerte dalla rete. Il saper innovare dei giganti della rete va rispettato e ancora favorito, ma la domanda è: come garantire che l’ingresso rimanga aperto per altri soggetti che ne ripetano la storia, e di nuovo con poche risorse e molte idee si mettano in campo, innovando l’offerta di servizi e di contenuti? La formula magica è net neutrality. Il lavoro parte dalla nozione di net neutrality per poi interrogarsi su tre questioni di fondo. È necessaria una norma imperativa a garanzia della neutralità della rete? In caso di risposta positiva, quale è il soggetto chiamato a porla? E, infine con quali contenuti? L’Autrice individua nelle situazioni giuridiche soggettive coinvolte, e principalmente nel diritto a essere informati di noi utenti finali, il parametro per rispondere agli interrogativi suindicati. Il percorso argomentativo perviene alla conclusione che qualsivoglia disciplina, una combinazione di norme imperative con regole consensuali, si voglia dare alla net neutrality questa dovrà avere il suo centro nella persona accolta nella sua completa dimensione costituzionale e al tempo stesso dovrà riservare la capacità trasmissiva e innovativa della rete non solo a chi già c’è, ma anche a chi verrà, perché le generazioni future hanno il nostro stesso diritto di intrapresa economica e di crescita interiore.File | Dimensione | Formato | |
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