I comportamenti di autolesionismo appaiono oggi ancor più visibili grazie all'esplosione raggiunta nel web. Un crescente numero di studi si sta interrogando sui possibili fattori di rischio e di protezione connessi all’esposizione e alla partecipazione a tali comunità virtuali. Il lavoro propone una lettura dei blog redatti in prima persona da autrici che si dichiarano autolesioniste attraverso un’interpretazione delle dimensioni culturali che si dispiegano nel contesto virtuale. Sono stati monitorati 34 blog italiani dedicati all’autolesionismo, i cui post, considerati come narrazioni, sono stati accorpati in un unico corpus testuale, analizzato mediante il software T-Lab (Lancia, 2004; 2008). Sono emersi quattro cluster tematici che sul piano fattoriale organizzano tre vettori di senso (il dolore come elemento di aggregazione, il vuoto dell'altro, la dinamica di svelamento/mascheramento del limite). Anche se i corpi sono decostruiti, le identità disincarnate e le relazioni trasformate, si impone la dimensione del genere femminile, che si ancora al dolore raccontato dal corpo e da un linguaggio declinato al femminile. Si discuterà di come alcune funzioni che la condotta autolesionista assume si ripropongono, con variazioni, nei blog. 

Ferite nel virtuale: dalla presentazione alla rappresentazione dell’autolesionismo / Gargiulo, Anna; Margherita, Giorgia. - In: LA CAMERA BLU. - ISSN 2531-6605. - 14:(2016), pp. 64-89. [10.6092/1827-9198/3946]

Ferite nel virtuale: dalla presentazione alla rappresentazione dell’autolesionismo

GARGIULO, ANNA;MARGHERITA, GIORGIA
2016

Abstract

I comportamenti di autolesionismo appaiono oggi ancor più visibili grazie all'esplosione raggiunta nel web. Un crescente numero di studi si sta interrogando sui possibili fattori di rischio e di protezione connessi all’esposizione e alla partecipazione a tali comunità virtuali. Il lavoro propone una lettura dei blog redatti in prima persona da autrici che si dichiarano autolesioniste attraverso un’interpretazione delle dimensioni culturali che si dispiegano nel contesto virtuale. Sono stati monitorati 34 blog italiani dedicati all’autolesionismo, i cui post, considerati come narrazioni, sono stati accorpati in un unico corpus testuale, analizzato mediante il software T-Lab (Lancia, 2004; 2008). Sono emersi quattro cluster tematici che sul piano fattoriale organizzano tre vettori di senso (il dolore come elemento di aggregazione, il vuoto dell'altro, la dinamica di svelamento/mascheramento del limite). Anche se i corpi sono decostruiti, le identità disincarnate e le relazioni trasformate, si impone la dimensione del genere femminile, che si ancora al dolore raccontato dal corpo e da un linguaggio declinato al femminile. Si discuterà di come alcune funzioni che la condotta autolesionista assume si ripropongono, con variazioni, nei blog. 
2016
Ferite nel virtuale: dalla presentazione alla rappresentazione dell’autolesionismo / Gargiulo, Anna; Margherita, Giorgia. - In: LA CAMERA BLU. - ISSN 2531-6605. - 14:(2016), pp. 64-89. [10.6092/1827-9198/3946]
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