Il saggio parte dalle intuzioni di Alexandre Astruc sul concetto di "caméra stylo" e le sfrutta per leggere alcuni aspetti dell'opera di Pedro Almodóvar. L'analisi è incentrata soprattutto sul primo lungometraggio del regista spagnolo, "Pepi, Luci, Bom e altre ragazze del mucchio", opera ancora imperfetta ma piena di elementi utili per leggere una caratteristica costante del suo cinema: la ricchezza di relazione tra i suoi film e il contesto artistico-cinematografico e socio-culturale nel quale sono nati. L'aspetto apparentemente documentaristico, da "presa diretta" sulla movida madrilena, si specchia infatti in un'ironica e irriverente consapevolezza artistica che fa della rappresentazione, della costante messa in scena di sé e del mondo, non solo lo strumento ma anche l'oggetto dello sguardo cinematografico.
Pepi, Luci, Bom… La caméra stylo di Pedro Almodóvar / Masecchia, Anna. - In: CINERGIE. - ISSN 2280-9481. - 7(2015), pp. 121-127.
Pepi, Luci, Bom… La caméra stylo di Pedro Almodóvar
MASECCHIA, ANNA
2015
Abstract
Il saggio parte dalle intuzioni di Alexandre Astruc sul concetto di "caméra stylo" e le sfrutta per leggere alcuni aspetti dell'opera di Pedro Almodóvar. L'analisi è incentrata soprattutto sul primo lungometraggio del regista spagnolo, "Pepi, Luci, Bom e altre ragazze del mucchio", opera ancora imperfetta ma piena di elementi utili per leggere una caratteristica costante del suo cinema: la ricchezza di relazione tra i suoi film e il contesto artistico-cinematografico e socio-culturale nel quale sono nati. L'aspetto apparentemente documentaristico, da "presa diretta" sulla movida madrilena, si specchia infatti in un'ironica e irriverente consapevolezza artistica che fa della rappresentazione, della costante messa in scena di sé e del mondo, non solo lo strumento ma anche l'oggetto dello sguardo cinematografico.File | Dimensione | Formato | |
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