Sebbene numerosi studi siano dedicati al restauro del patrimonio costruito del ‘Moderno’, un’effettiva traduzione della ricerca nella prassi operativa è ancora molto ridotta con un evidente divario tra indagini scientifiche e ricadute di queste ultime nel cantiere di restauro. La questione non investe soltanto manufatti meno ‘riconoscibili’ entro il patrimonio architettonico del Novecento, ma interessa, invero, anche icone riconosciute in modo collettivo, oggetto di estese trattazioni storiografiche. A partire da tali considerazioni e dalle sollecitazioni scaturite dall'incendio divampato a Torino nel Palazzo del Lavoro di Pier Luigi Nervi nel 2015, il saggio, edito nel 2016, esamina le modalità con le quali, in anni recenti, le questioni più ampie connesse al restauro del patrimonio architettonico del Novecento hanno trovato applicazione, in particolare, nella conservazione del lascito architettonico dell’ingegnere piemontese, ponendo in evidenza problematiche rimaste sostanzialmente ancora irrisolte o di cogente attualità. Metodologicamente, a partire da riflessioni introduttive alla questione, la trattazione è articolata secondo una successione di letture ‘tematiche’ guidate da quegli aspetti-chiave maggiormente connotanti le architetture progettate da Nervi – ampi volumi e superfici, strutture e materiali ‘sperimentali’, soprattutto – approfondendo i modi di intervenire ‘sulle’ medesime architetture mediante un esame comparato di significativi casi-studio in Italia e all’estero. Le conclusioni del saggio, quindi, mettono in rilievo questioni peculiari della conservazione del patrimonio costruito progettato da Nervi in relazione ad aspetti più diffusi che connotano l’intervento su architetture di un passato ancora ‘prossimo’. Ne deriva che, se la sincerità costruttiva e un intrinseco carattere di ‘permanenza’ hanno garantito una buona risposta delle opere al trascorrere del tempo, solo di rado sono state intraprese scelte operative, soprattutto in termini di riuso e di conservazione delle superfici degradate dell'architettura, delle peculiari valenze cantieristico-costruttive e delle ricercate potenzialità espressive proprie dell'opera e delle sue parti.

Il Moderno dal destino incerto. La difficile sfida per la conservazione dell'architettura di Pier Luigi Nervi / Russo, Valentina. - In: MATERIALI E STRUTTURE. - ISSN 1121-2373. - V:10(2016), pp. 29-48.

Il Moderno dal destino incerto. La difficile sfida per la conservazione dell'architettura di Pier Luigi Nervi

RUSSO, VALENTINA
2016

Abstract

Sebbene numerosi studi siano dedicati al restauro del patrimonio costruito del ‘Moderno’, un’effettiva traduzione della ricerca nella prassi operativa è ancora molto ridotta con un evidente divario tra indagini scientifiche e ricadute di queste ultime nel cantiere di restauro. La questione non investe soltanto manufatti meno ‘riconoscibili’ entro il patrimonio architettonico del Novecento, ma interessa, invero, anche icone riconosciute in modo collettivo, oggetto di estese trattazioni storiografiche. A partire da tali considerazioni e dalle sollecitazioni scaturite dall'incendio divampato a Torino nel Palazzo del Lavoro di Pier Luigi Nervi nel 2015, il saggio, edito nel 2016, esamina le modalità con le quali, in anni recenti, le questioni più ampie connesse al restauro del patrimonio architettonico del Novecento hanno trovato applicazione, in particolare, nella conservazione del lascito architettonico dell’ingegnere piemontese, ponendo in evidenza problematiche rimaste sostanzialmente ancora irrisolte o di cogente attualità. Metodologicamente, a partire da riflessioni introduttive alla questione, la trattazione è articolata secondo una successione di letture ‘tematiche’ guidate da quegli aspetti-chiave maggiormente connotanti le architetture progettate da Nervi – ampi volumi e superfici, strutture e materiali ‘sperimentali’, soprattutto – approfondendo i modi di intervenire ‘sulle’ medesime architetture mediante un esame comparato di significativi casi-studio in Italia e all’estero. Le conclusioni del saggio, quindi, mettono in rilievo questioni peculiari della conservazione del patrimonio costruito progettato da Nervi in relazione ad aspetti più diffusi che connotano l’intervento su architetture di un passato ancora ‘prossimo’. Ne deriva che, se la sincerità costruttiva e un intrinseco carattere di ‘permanenza’ hanno garantito una buona risposta delle opere al trascorrere del tempo, solo di rado sono state intraprese scelte operative, soprattutto in termini di riuso e di conservazione delle superfici degradate dell'architettura, delle peculiari valenze cantieristico-costruttive e delle ricercate potenzialità espressive proprie dell'opera e delle sue parti.
2016
Il Moderno dal destino incerto. La difficile sfida per la conservazione dell'architettura di Pier Luigi Nervi / Russo, Valentina. - In: MATERIALI E STRUTTURE. - ISSN 1121-2373. - V:10(2016), pp. 29-48.
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