Il contributo si pone l’obiettivo di analizzare le compresenze nel Bracco commediografo di italiano e dialetto, ambientazione napoletana e dimensione nazionale. L’attenzione è puntata, nello specifico, sul dramma Notte di neve (1905 in versione italiana e tradotto in dialetto nel 1906). In una notte invernale, in cui « sembra di non stare a Napoli », si consuma la vicenda dei protagonisti (Salvatore, Graziella, Francesca), i quali non riescono ‒ ingabbiati in laceranti contrasti e incomprensioni – a evitare la tragica fine. L’analisi dell’opera consente, inoltre, di puntare l’attenzione anche su scritti minori dell’autore (lettere, prefazioni, testi giornalistici). È il caso, analizzato in conclusione, dell’articolo dedicato a Bartolo Longo e al Santuario di Pompei, il quale permette una riflessione generale sugli interessi mariani di Bracco e, soprattutto, sulla sua attenzione indirizzata in particolar modo nei confronti dei misteriosi percorsi irrazionali della mente umana.
«Ibridismo» e «psicologia»: Notte di neve di Roberto Bracco con una riflessione sulla Madonna del Rosario / Caputo, Vincenzo. - In: RIVISTA DI LETTERATURA TEATRALE. - ISSN 2035-3553. - 9:(2016), pp. 131-142.
«Ibridismo» e «psicologia»: Notte di neve di Roberto Bracco con una riflessione sulla Madonna del Rosario
CAPUTO, Vincenzo
2016
Abstract
Il contributo si pone l’obiettivo di analizzare le compresenze nel Bracco commediografo di italiano e dialetto, ambientazione napoletana e dimensione nazionale. L’attenzione è puntata, nello specifico, sul dramma Notte di neve (1905 in versione italiana e tradotto in dialetto nel 1906). In una notte invernale, in cui « sembra di non stare a Napoli », si consuma la vicenda dei protagonisti (Salvatore, Graziella, Francesca), i quali non riescono ‒ ingabbiati in laceranti contrasti e incomprensioni – a evitare la tragica fine. L’analisi dell’opera consente, inoltre, di puntare l’attenzione anche su scritti minori dell’autore (lettere, prefazioni, testi giornalistici). È il caso, analizzato in conclusione, dell’articolo dedicato a Bartolo Longo e al Santuario di Pompei, il quale permette una riflessione generale sugli interessi mariani di Bracco e, soprattutto, sulla sua attenzione indirizzata in particolar modo nei confronti dei misteriosi percorsi irrazionali della mente umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.