In questo saggio provo a guardare al Protagora come a un testo protrettico nel quale l’autore sembra invitare il lettore a partecipare alla pratica filosofica. Osservando come il testo funziona, infatti, è possibile individuare alcuni dei dispositivi retorici posti in essere da Platone per trasformare il lettore prima in uno spettatore della scena dialogica e poi, piano piano, in uno dei suoi personaggi. Mostrando di essere un esperto della tecnica narrativa e facendo uso di strategie di scrittura iconica, Platone sembra voler mescolare lettori extradiegetici e ascoltatori intradiegetici, per coinvolgere tutti in quella esperienza di interrogazione peirastica che in questo dialogo appare essere la cifra della pratica filosofica.
I giovani, i sofisti e la virtù / Palumbo, Lidia. - Studi e Ricerche 11:(2017), pp. 61-79.
I giovani, i sofisti e la virtù
PALUMBO, LIDIA
2017
Abstract
In questo saggio provo a guardare al Protagora come a un testo protrettico nel quale l’autore sembra invitare il lettore a partecipare alla pratica filosofica. Osservando come il testo funziona, infatti, è possibile individuare alcuni dei dispositivi retorici posti in essere da Platone per trasformare il lettore prima in uno spettatore della scena dialogica e poi, piano piano, in uno dei suoi personaggi. Mostrando di essere un esperto della tecnica narrativa e facendo uso di strategie di scrittura iconica, Platone sembra voler mescolare lettori extradiegetici e ascoltatori intradiegetici, per coinvolgere tutti in quella esperienza di interrogazione peirastica che in questo dialogo appare essere la cifra della pratica filosofica.File | Dimensione | Formato | |
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