Il saggio analizza il concetto jaspersiano di “Gehäuse”. I Gehäuse, “involucri” o “gusci”, sono le forme che faticosamente ci costruiamo e che definiscono la soggettività. Nei momenti di trasformazione e di sviluppo il guscio può divenire rigido e opprimente e allora il soggetto sente il bisogno di uscire da quella forma, rischiando di ritrovarsi come “un’ostrica alla quale sia tolto il guscio”, come scrive Jaspers. Nella prospettiva jaspersiana, gli involucri sono però inevitabili e più che di “distruzione” si deve parlare di “metamorfosi”: nel momento stesso in cui accade il processo di dissoluzione, l’uomo costruisce nuovi involucri, nuove forme. Il saggio intende dimostrare il valore positivo dei Gehäuse che sono tutti gusci che ci danno forma rivelandoci a noi stessi e agli altri; a partire da questa lettura, viene ripensata una delle antinomie categoriali divenute classiche per l’esistenzialismo, quella che vede contrapposto “autentico” e “inautentico”, mettendone in discussione l’ordinamento implicitamente assiologico che l’accompagna.
Gli involucri tra forma e vita: per una difesa dell'inautentico / Donise, Anna. - In: DISCIPLINE FILOSOFICHE. - ISSN 1591-9625. - XXVII:(2017), pp. 175-188.
Gli involucri tra forma e vita: per una difesa dell'inautentico
DONISE, ANNA
2017
Abstract
Il saggio analizza il concetto jaspersiano di “Gehäuse”. I Gehäuse, “involucri” o “gusci”, sono le forme che faticosamente ci costruiamo e che definiscono la soggettività. Nei momenti di trasformazione e di sviluppo il guscio può divenire rigido e opprimente e allora il soggetto sente il bisogno di uscire da quella forma, rischiando di ritrovarsi come “un’ostrica alla quale sia tolto il guscio”, come scrive Jaspers. Nella prospettiva jaspersiana, gli involucri sono però inevitabili e più che di “distruzione” si deve parlare di “metamorfosi”: nel momento stesso in cui accade il processo di dissoluzione, l’uomo costruisce nuovi involucri, nuove forme. Il saggio intende dimostrare il valore positivo dei Gehäuse che sono tutti gusci che ci danno forma rivelandoci a noi stessi e agli altri; a partire da questa lettura, viene ripensata una delle antinomie categoriali divenute classiche per l’esistenzialismo, quella che vede contrapposto “autentico” e “inautentico”, mettendone in discussione l’ordinamento implicitamente assiologico che l’accompagna.File | Dimensione | Formato | |
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