In età moderna la storia urbana ed economica di Torre Annunziata ruota intorno alla molitura. Sul finire del XVI secolo Muzio Tuttavilla, signore di Sarno, incaricava Domenico Fontana per la costruzione di un canale che, deviando il corso del fiume Sarno, avrebbe portato «l’acqua alla Torre dell’Annunciata per far diversi molini». L’ingegnosa opera idraulica incrementò la produzione e l’esportazione di pasta, presto settore trainante dell’economia locale, al punto da delineare, con gli inizi dell’Ottocento, i fasti di una fiorente città imprenditoriale borghese, celebrata dall’iconografia e dalla letteratura. Il saggio ripercorre i momenti salienti della strutturazione della città vesuviana nello specchio di una retorica produttiva e industriale destinata a costruire l’iperbole ottocentesca di Torre Annunziata ‘città dell’arte bianca’, assimilabile all’immagine di un unico immenso pastificio con i tetti, i cortili dei palazzi gentilizi, le strade e le piazze ingombre di paste alimentari ad essiccarsi all’azione del clima asciutto e della brezza marina.
Mulini e pastifici a Torre Annunziata tra XVI e XX secolo: la costruzione di una retorica industriale ai piedi del Vesuvio/Mills and Pasta factories in Torre Annunziata in the Sixteenth and Twentieth Centuries: Constructing an Industrial Rhetoric on the Slopes of Vesuvius / DI LIELLO, Salvatore. - In: NAPOLI NOBILISSIMA. - ISSN 0027-7835. - LXXIV:II-III MAGGIO-DICEMBRE 2017(2017), pp. 116-128.
Mulini e pastifici a Torre Annunziata tra XVI e XX secolo: la costruzione di una retorica industriale ai piedi del Vesuvio/Mills and Pasta factories in Torre Annunziata in the Sixteenth and Twentieth Centuries: Constructing an Industrial Rhetoric on the Slopes of Vesuvius
Salvatore Di Liello
2017
Abstract
In età moderna la storia urbana ed economica di Torre Annunziata ruota intorno alla molitura. Sul finire del XVI secolo Muzio Tuttavilla, signore di Sarno, incaricava Domenico Fontana per la costruzione di un canale che, deviando il corso del fiume Sarno, avrebbe portato «l’acqua alla Torre dell’Annunciata per far diversi molini». L’ingegnosa opera idraulica incrementò la produzione e l’esportazione di pasta, presto settore trainante dell’economia locale, al punto da delineare, con gli inizi dell’Ottocento, i fasti di una fiorente città imprenditoriale borghese, celebrata dall’iconografia e dalla letteratura. Il saggio ripercorre i momenti salienti della strutturazione della città vesuviana nello specchio di una retorica produttiva e industriale destinata a costruire l’iperbole ottocentesca di Torre Annunziata ‘città dell’arte bianca’, assimilabile all’immagine di un unico immenso pastificio con i tetti, i cortili dei palazzi gentilizi, le strade e le piazze ingombre di paste alimentari ad essiccarsi all’azione del clima asciutto e della brezza marina.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
I pastifici di T. Annunziata_napnob 2017_2-3.pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Dominio pubblico
Dimensione
560.28 kB
Formato
Adobe PDF
|
560.28 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.