Lo studio interviene nel dibattito sull’efficacia degli schemi di mentoring come strumenti di intervento per la parità di genere nell’accademia, proponendo il superamento di una contrapposizione nettamente dicotomica tra individuo e struttura come leve alternative del cambiamento. Sulla base di un’analisi della letteratura e dei risultati del caso di studio del programma di mentoring GENOVATE@UNINA, si mette in questione la tesi secondo cui gli interventi centrati sugli individui sarebbero funzionali al rafforzamento delle disuguaglianze, generando adattamento e non mutamento. I programmi di mentoring rivolti alle donne possono promuovere cambiamenti concreti a livello individuale, culturale e organizzativo, se la loro progettazione tiene conto di come gli individui incarnano le strutture sociali e i valori di genere, contribuendo alla loro produzione e riproduzione all’interno della società. Lo studio evidenzia i benefici ottenuti dall’approccio bi-focale, già implicito nel progetto Through the Glass Ceiling dell’Università di Cork (December 2010 - December 2012), che ha costituito un riferimento del programma. Sostenere le ricercatrici più giovani, tenendo conto dei ruoli di genere impliciti negli atteggiamenti individuali e nelle aspettative organizzative, è quello che il programma analizzato ha provato a fare, favorendo lo sviluppo, nelle relazioni di mentoring, di una consapevolezza critica sulla rilevanza della dimensione di genere nell’accademia. I risultati mostrano che tali interventi si rivelano efficaci se costruiti a misura del contesto di attuazione e come parte di un più ampio programma istituzionale.
Il mentoring come progetto trasformativo della struttura di genere dell’accademia: il programma pilota di GENOVATE@ UNINA / Agodi, MARIA CARMELA; Picardi, I. - In: LA CAMERA BLU. - ISSN 2531-6605. - 15:(2016), pp. 136-170.
Il mentoring come progetto trasformativo della struttura di genere dell’accademia: il programma pilota di GENOVATE@ UNINA
Agodi M C
;Picardi I
2016
Abstract
Lo studio interviene nel dibattito sull’efficacia degli schemi di mentoring come strumenti di intervento per la parità di genere nell’accademia, proponendo il superamento di una contrapposizione nettamente dicotomica tra individuo e struttura come leve alternative del cambiamento. Sulla base di un’analisi della letteratura e dei risultati del caso di studio del programma di mentoring GENOVATE@UNINA, si mette in questione la tesi secondo cui gli interventi centrati sugli individui sarebbero funzionali al rafforzamento delle disuguaglianze, generando adattamento e non mutamento. I programmi di mentoring rivolti alle donne possono promuovere cambiamenti concreti a livello individuale, culturale e organizzativo, se la loro progettazione tiene conto di come gli individui incarnano le strutture sociali e i valori di genere, contribuendo alla loro produzione e riproduzione all’interno della società. Lo studio evidenzia i benefici ottenuti dall’approccio bi-focale, già implicito nel progetto Through the Glass Ceiling dell’Università di Cork (December 2010 - December 2012), che ha costituito un riferimento del programma. Sostenere le ricercatrici più giovani, tenendo conto dei ruoli di genere impliciti negli atteggiamenti individuali e nelle aspettative organizzative, è quello che il programma analizzato ha provato a fare, favorendo lo sviluppo, nelle relazioni di mentoring, di una consapevolezza critica sulla rilevanza della dimensione di genere nell’accademia. I risultati mostrano che tali interventi si rivelano efficaci se costruiti a misura del contesto di attuazione e come parte di un più ampio programma istituzionale.File | Dimensione | Formato | |
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