La conoscenza dei precetti propri della tricotomia dell’agire pratico, fondata sulla distinzione tra obbligo interno ed obbligo esterno, per Thomasius costituisce la chiave di volta, che sostiene e dà senso all’attività politica, affinché per mezzo della prudentia la virtù morale si traduca in istituzioni concrete. In tale cornice teorica, la separazione della morale e del decoro, entrambi incoercibili, dall’ambito del diritto, dotato, invece, di vis cogendi – divisio, che il filosofo sassone fonda sulla centralità del dovere morale, quale paradigma dell’obbligazione tout court – mira a disegnare una sfera di libertà interiore individuale, sancendone al tempo stesso l’intangibilità da ogni tipo d’ingerenza esterna, religiosa o statale. Nel tentativo di rendere la coerenza e la linearità dello svolgimento critico thomasiano fondate sull’intima dialettica esistente tra obligatio interna ed obligatio externa, il lavoro conduce un’analisi ancorata allo sviluppo logico-argomentativo della La Tractatio juridica de tortura ex foris christianorum proscribenda, dissertazione strutturata in due capitoli: nel primo la tortura è considerata in riferimento alle norme del diritto civile, mentre nel secondo tale strumento giudiziario è pesato sulla bilancia della ragione e dell’equità.
Humanitas e salus reipublicae, dissonanze o armonia? La tractatio juridica de tortura ex foris christianorum proscribenda di Christian Thomasius / Dioni, Gianluca. - (2017), pp. 45-61.
Humanitas e salus reipublicae, dissonanze o armonia? La tractatio juridica de tortura ex foris christianorum proscribenda di Christian Thomasius
Gianluca Dioni
2017
Abstract
La conoscenza dei precetti propri della tricotomia dell’agire pratico, fondata sulla distinzione tra obbligo interno ed obbligo esterno, per Thomasius costituisce la chiave di volta, che sostiene e dà senso all’attività politica, affinché per mezzo della prudentia la virtù morale si traduca in istituzioni concrete. In tale cornice teorica, la separazione della morale e del decoro, entrambi incoercibili, dall’ambito del diritto, dotato, invece, di vis cogendi – divisio, che il filosofo sassone fonda sulla centralità del dovere morale, quale paradigma dell’obbligazione tout court – mira a disegnare una sfera di libertà interiore individuale, sancendone al tempo stesso l’intangibilità da ogni tipo d’ingerenza esterna, religiosa o statale. Nel tentativo di rendere la coerenza e la linearità dello svolgimento critico thomasiano fondate sull’intima dialettica esistente tra obligatio interna ed obligatio externa, il lavoro conduce un’analisi ancorata allo sviluppo logico-argomentativo della La Tractatio juridica de tortura ex foris christianorum proscribenda, dissertazione strutturata in due capitoli: nel primo la tortura è considerata in riferimento alle norme del diritto civile, mentre nel secondo tale strumento giudiziario è pesato sulla bilancia della ragione e dell’equità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.