I sistemi urbani con elevata presenza sia di bellezze naturali, sia di testimonianze archeologiche, risultano essere particolarmente vulnerabili in quanto i flussi turistici sovrascrivono le loro esigenze di mobilità a quelle connesse con la natura stessa del sistema città, aumentandone i fenomeni di disagio, inquinamento e congestione. Se dunque il fenomeno del turismo di massa costituisce di per sé un fattore di squilibrio per il sistema urbano, soltanto il “Parco Archeologico”, e non più quindi la semplice “area archeologica”, appare come uno strumento adeguato e complesso per l’uso e la valorizzazione del “giacimento culturale” e per la trasformazione sostenibile del territorio.
IL CASO DEI PARCHI ARCHEOLOGICI / Grimellini, Claudio; Ceudech, Andrea. - STAMPA. - (2004), pp. 195-206.
IL CASO DEI PARCHI ARCHEOLOGICI
GRIMELLINI, CLAUDIO;CEUDECH, ANDREA
2004
Abstract
I sistemi urbani con elevata presenza sia di bellezze naturali, sia di testimonianze archeologiche, risultano essere particolarmente vulnerabili in quanto i flussi turistici sovrascrivono le loro esigenze di mobilità a quelle connesse con la natura stessa del sistema città, aumentandone i fenomeni di disagio, inquinamento e congestione. Se dunque il fenomeno del turismo di massa costituisce di per sé un fattore di squilibrio per il sistema urbano, soltanto il “Parco Archeologico”, e non più quindi la semplice “area archeologica”, appare come uno strumento adeguato e complesso per l’uso e la valorizzazione del “giacimento culturale” e per la trasformazione sostenibile del territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.