Commento sub art. 114 d.lgs. n. 385/1993

L’art. 114 t.u.l.b. demanda al Ministero dell’economia e delle finanze la disciplina dell’esercizio, nel territorio della Repubblica, delle attività indicate dall’art. 106 t.u.l.b., da parte di soggetti aventi la sede legale all’estero, non rientranti nell’ambito di applicazione dell’art. 18 del t.u.l.b. (1° co.). Si prevede, poi, che le disposizioni del Titolo V del testo unico non si applicano ai soggetti già sottoposti, per legge, a forme di vigilanza sull’attività finanziaria svolta, disponendo in capo al Ministero dell’economia e delle finanze, sentita la Banca d’Italia, l’onere di verificare se sussistano o meno le condizioni per l’esenzione (2° co.). Delimitando in tal modo l’ambito di applicazione della disciplina, la norma si pone a <<chiusura>> del sistema di regolamentazione degli intermediari finanziari, confermando, altresì, il carattere <<residuale>> del regime di vigilanza previsto dal t.u.l.b., finalizzato ad evitare il sovrapporsi di controlli non omogenei sui medesimi soggetti