Viviamo in un momento storico delicato, in cui l’intero Occidente sta affrontando sfide epocali, come il cambiamento climatico, la globalizzazione economica, le migrazioni forzate ed il terrorismo internazionale. Tutte queste sfide producono effetti economici rilevanti ed apportano profondi cambiamenti nei comportamenti e negli stili di vita delle persone, nella struttura delle società e nelle istituzioni, ai quali gli Stati edi loro ordinamenti cercano lentamente e faticosamente di adattarsi. Anche le istituzioni culturali, ed il mondo dei musei in particolare, si trovano oggigiorno di fronte ad importanti cambiamenti. Importanti accadimenti hanno indotto, infatti, queste istituzioni a ripensare completamente le loro relazioni con l’ambiente e con la comunità degli stakeholders con cui collaborano e convivono. La crisi economica del 2007, per esempio, ha provocato in molti paesi un drammatico cambiamento nei sistemi di finanziamento dell’istruzione e della cultura. Per la prima volta in molti anni, in questi settori, sono stati previsti continui ed ingenti tagli di risorse, che fanno presumere di essere di fronte ad una tendenza di natura strutturale, che si va gradualmente consolidando. Parallelamente, il mondo dei musei e della museologia si sta trasformando per rispondere a fenomeni di natura economica e sociale, che agiscono su vasta scala ed in modo sinergico, come la globalizzazione economica, lo sviluppo del Web e delle tecnologie digitali ed il recente incremento dei flussi migratori. Questo scritto intende mostrare come l’azione dei fenomeni sopracitati imponga oggi un ripensamento del ruolo dei musei e delle istituzioni culturali in generale. Esso, in particolare, prende in considerazione la questione degli effetti economici della recente crisi migratoria, per stimolare una riflessione sull’impatto socio-economico delle politiche culturali e sul possibile utilizzo dei musei, e delle istituzioni culturali, come agenti di inclusione e di rigenerazione sociale.
Il ruolo strategico delle politiche culturali nell’era della globalizzazione economica, delle migrazioni forzate e del terrorismo internazionale / Villani, Salvatore. - 1:(2018), pp. 23-37.
Il ruolo strategico delle politiche culturali nell’era della globalizzazione economica, delle migrazioni forzate e del terrorismo internazionale
Salvatore Villani
2018
Abstract
Viviamo in un momento storico delicato, in cui l’intero Occidente sta affrontando sfide epocali, come il cambiamento climatico, la globalizzazione economica, le migrazioni forzate ed il terrorismo internazionale. Tutte queste sfide producono effetti economici rilevanti ed apportano profondi cambiamenti nei comportamenti e negli stili di vita delle persone, nella struttura delle società e nelle istituzioni, ai quali gli Stati edi loro ordinamenti cercano lentamente e faticosamente di adattarsi. Anche le istituzioni culturali, ed il mondo dei musei in particolare, si trovano oggigiorno di fronte ad importanti cambiamenti. Importanti accadimenti hanno indotto, infatti, queste istituzioni a ripensare completamente le loro relazioni con l’ambiente e con la comunità degli stakeholders con cui collaborano e convivono. La crisi economica del 2007, per esempio, ha provocato in molti paesi un drammatico cambiamento nei sistemi di finanziamento dell’istruzione e della cultura. Per la prima volta in molti anni, in questi settori, sono stati previsti continui ed ingenti tagli di risorse, che fanno presumere di essere di fronte ad una tendenza di natura strutturale, che si va gradualmente consolidando. Parallelamente, il mondo dei musei e della museologia si sta trasformando per rispondere a fenomeni di natura economica e sociale, che agiscono su vasta scala ed in modo sinergico, come la globalizzazione economica, lo sviluppo del Web e delle tecnologie digitali ed il recente incremento dei flussi migratori. Questo scritto intende mostrare come l’azione dei fenomeni sopracitati imponga oggi un ripensamento del ruolo dei musei e delle istituzioni culturali in generale. Esso, in particolare, prende in considerazione la questione degli effetti economici della recente crisi migratoria, per stimolare una riflessione sull’impatto socio-economico delle politiche culturali e sul possibile utilizzo dei musei, e delle istituzioni culturali, come agenti di inclusione e di rigenerazione sociale.File | Dimensione | Formato | |
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