Negli ultimi decenni, le tradizionali riflessioni dell'UE (sulla governance, le politiche fiscali e monetarie, i redditi, la coesione economica, sociale e territoriale e la progettazione di istituzioni, ecc.) sono state aggiunte alle tradizionali considerazioni circa la UE. In tutte le politiche è stato sostenuto che è necessario aumentare il livello di conoscenza e partecipazione dei cittadini. La crisi economica ha messo in discussione alcuni principi decisionali in tutte le aree del sistema economico. Ha anche rivelato carenze nelle istituzioni chiave dell'economia, degli affari, delle istituzioni politiche e delle organizzazioni non profit. Come contributo al dibattito in corso, si è scelto di analizzare, innanzitutto, il difficile contesto storico, sociale, economico e politico che l’Unione europea ed i suoi cittadini si trovano ad affrontare. Le cause che hanno condotto l’Unione a questo momento di crisi sono molteplici ed hanno natura diversa, alcune da ricercarsi all’interno del quadro europeo, altre come diretta conseguenza di avvenimenti che hanno interessato tutto, o quasi, il contesto internazionale. Attraverso questo contributo, certamente non si vuole non riconoscere alla cooperazione europea, nelle sue diverse forme, gli enormi risultati raggiunti soprattutto nella pacificazione di un continente costantemente in guerra; ma in questo momento, appare più utile in un’ottica europeista, seppur critica, concentrarsi su quelle che sono i limiti e le lacune del processo di integrazione, al fine di immaginarne possibili scenari e correttivi futuri.
Scenari e prospettive politiche, sociali ed economiche della UE: il libro bianco sul futuro dell’Europa / Franco, M; Luise, G; Pane, P. - (2018). (Intervento presentato al convegno XXXIII Incontro Arethuse “Gobernanza Postcrisis en la Unión Europea” tenutosi a La Laguna, Tenerife, Islas Canarias (Spain) nel 20-21 settembre 2018).
Scenari e prospettive politiche, sociali ed economiche della UE: il libro bianco sul futuro dell’Europa
Franco M
;Luise G;
2018
Abstract
Negli ultimi decenni, le tradizionali riflessioni dell'UE (sulla governance, le politiche fiscali e monetarie, i redditi, la coesione economica, sociale e territoriale e la progettazione di istituzioni, ecc.) sono state aggiunte alle tradizionali considerazioni circa la UE. In tutte le politiche è stato sostenuto che è necessario aumentare il livello di conoscenza e partecipazione dei cittadini. La crisi economica ha messo in discussione alcuni principi decisionali in tutte le aree del sistema economico. Ha anche rivelato carenze nelle istituzioni chiave dell'economia, degli affari, delle istituzioni politiche e delle organizzazioni non profit. Come contributo al dibattito in corso, si è scelto di analizzare, innanzitutto, il difficile contesto storico, sociale, economico e politico che l’Unione europea ed i suoi cittadini si trovano ad affrontare. Le cause che hanno condotto l’Unione a questo momento di crisi sono molteplici ed hanno natura diversa, alcune da ricercarsi all’interno del quadro europeo, altre come diretta conseguenza di avvenimenti che hanno interessato tutto, o quasi, il contesto internazionale. Attraverso questo contributo, certamente non si vuole non riconoscere alla cooperazione europea, nelle sue diverse forme, gli enormi risultati raggiunti soprattutto nella pacificazione di un continente costantemente in guerra; ma in questo momento, appare più utile in un’ottica europeista, seppur critica, concentrarsi su quelle che sono i limiti e le lacune del processo di integrazione, al fine di immaginarne possibili scenari e correttivi futuri.File | Dimensione | Formato | |
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