Profili di attuazione dell'autonomia differenziata e modelli di amministrazione locale

Il lavoro analizza il fenomeno del regionalismo “asimmetrico” e il ruolo del principio di differenziazione, con particolare riferimento alla concreta applicazione dell’art. 116, comma 3 Cost. Vengono esaminati, così, i contenuti degli accordi preliminari stipulati dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna con il Governo. Accordi che, pur con punti di partenza molto diversi per quantità e qualità degli ambiti di autonomia rivendicati, si sono concretizzati in uno schema sostanzialmente analogo nella struttura per tutte le Regioni che hanno avanzato la richiesta. Tali accordi, per alcuni ambiti materiali, offrono interessanti spunti sulle possibilità di declinare l’autonomia differenziata. Consegnano, infatti, una possibile modalità conformativa delle «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia» prevista nell’art. 116, comma 3 della Costituzione con tratti di originalità e in grado di avere ulteriori e non preventivabili sviluppi, meritevoli di attenzione.