Il lavoro prende in esame i diritti che l’art. 230-ter c.c. assegna al convivente di fatto, «che presti stabilmente la propria opera all’interno dell’impresa dell’altro convivente», e si propone di individuare la ragione per la quale al primo è riconosciuta dal legislatore soltanto parte dei diritti che l’art. 230-bis c.c. attribuisce al coniuge e dei quali beneficia anche, ai sensi dell’art. 1, co. 13, l. n. 76/2016, la parte dell’unione civile.
Sulla tutela del convivente ex art. 230-ter c.c / Rossi, Francesco. - IV:(2017), pp. 2135-2146.
Sulla tutela del convivente ex art. 230-ter c.c
ROSSI, Francesco
2017
Abstract
Il lavoro prende in esame i diritti che l’art. 230-ter c.c. assegna al convivente di fatto, «che presti stabilmente la propria opera all’interno dell’impresa dell’altro convivente», e si propone di individuare la ragione per la quale al primo è riconosciuta dal legislatore soltanto parte dei diritti che l’art. 230-bis c.c. attribuisce al coniuge e dei quali beneficia anche, ai sensi dell’art. 1, co. 13, l. n. 76/2016, la parte dell’unione civile.File in questo prodotto:
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