L’impiego del metallo nella lavorazione degli arredi può essere interpretato secondo due matrici, lineare e piana, che hanno comportato una divaricazione rispetto alla tradizionale lavorazione in uso nella falegnameria, dove confluisce, in un unico assemblaggio, l'utilizzo di un esile telaio strutturale portante e di un riempimento mediante pannelli piani. La matrice lineare trovò, dagli anni Venti del secolo scorso nelle sperimentazioni intorno al tubolare metallico inizialmente svolte dal Bauhaus, la sua più nota formalizzazione, dando continuità, nel passaggio alla nuova estetica industriale, alle ricerche sulla scarnificazione della forma mediante l’uso della linea, avviate dall’Art Nouveau attraverso il cosiddetto “colpo di frusta”. La seconda, quella piana, attraverso la lamiera ottiene arredi dotati di una consistenza volumetrica che offre l’opportunità di una vasta gamma di differenziazioni in finitura. La strada intrapresa dalla versione lineare, quella del tubolare metallico, ha dato luogo, invece, a una caratterizzazione omogenea che ha prestato il fianco a un evidente paradosso, quello di una ricerca nata per contrastare il formalismo decorativo, che ha finito per essere etichettata proprio come l’emblema formale di una corrente stilistica indicata come Bauhaus.
Matrici geometriche e tendenze cromatiche negli arredi metallici / Geometric Matrices and Colour Trends in Metal Furnishings / Morone, Alfonso. - In: AREA. - ISSN 0394-0055. - n.°164 anno XXX 2019 maggio / giugno(2019), pp. II-V.
Matrici geometriche e tendenze cromatiche negli arredi metallici / Geometric Matrices and Colour Trends in Metal Furnishings
Alfonso Morone
2019
Abstract
L’impiego del metallo nella lavorazione degli arredi può essere interpretato secondo due matrici, lineare e piana, che hanno comportato una divaricazione rispetto alla tradizionale lavorazione in uso nella falegnameria, dove confluisce, in un unico assemblaggio, l'utilizzo di un esile telaio strutturale portante e di un riempimento mediante pannelli piani. La matrice lineare trovò, dagli anni Venti del secolo scorso nelle sperimentazioni intorno al tubolare metallico inizialmente svolte dal Bauhaus, la sua più nota formalizzazione, dando continuità, nel passaggio alla nuova estetica industriale, alle ricerche sulla scarnificazione della forma mediante l’uso della linea, avviate dall’Art Nouveau attraverso il cosiddetto “colpo di frusta”. La seconda, quella piana, attraverso la lamiera ottiene arredi dotati di una consistenza volumetrica che offre l’opportunità di una vasta gamma di differenziazioni in finitura. La strada intrapresa dalla versione lineare, quella del tubolare metallico, ha dato luogo, invece, a una caratterizzazione omogenea che ha prestato il fianco a un evidente paradosso, quello di una ricerca nata per contrastare il formalismo decorativo, che ha finito per essere etichettata proprio come l’emblema formale di una corrente stilistica indicata come Bauhaus.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.