L’utilizzo di strutture additive esterne, comunemente denominate esoscheletri, è sin dagli anni ’80 considerata una delle alternative possibili da utilizzare per retrofit sismico delle strutture esistenti in c.a. a bassa capacità dissipativa. Ne sono testimonianza i primi codici giapponesi e americani che si sono occupati di riabilitazione strutturale, nonché le molteplici applicazioni eseguite con l’uso dell’acciaio in ambito internazionale, soprattutto in zone ad alta pericolosità sismica. L’utilizzo di tale strategia di intervento è oggigiorno ritornata di grande attualità, non solo perché è l’unica implementabile in maniera sicura senza interrompere l’utilizzo della costruzione, ma anche perché può essere efficacemente adottata, nei casi in cui si possa effettuare un ampliamento strutturale con addizione laterale di volumi, per il retrofit integrato (formale, energetico e funzionale) dell’intera costruzione. Nel presente lavoro, dopo un approfondito stato dell’arte sulle principali ricerche ed applicazioni degli esoscheletri in acciaio, si è proceduto alla loro classificazione tipologica (famiglie) e alla definizione dei parametri chiave di progetto, indispensabili per concepire e dimensionare correttamente tali sistemi. È stata infine proposta una scheda di catalogazione degli interventi, concepita per essere implementata in un apposito database utile per fornire spunti progettuali ai progettisti che si apprestano ad utilizzare gli esoscheletri come strategia di intervento e/o per fornire dati di input per studi di vulnerabilità di I o II livello utili alla costruzione di curve di fragilità
Stato dell’arte ed applicazioni degli esoscheletri in acciaio per il retrofit sismico di costruzioni esistenti in calcestruzzo armato / DI LORENZO, Gianmaria; Colacurcio, Eleonora; Di Filippo, Agustina; Formisano, Antonio; Massimilla, Alfredo; Landolfo, Raffaele. - In: COSTRUZIONI METALLICHE. - ISSN 0010-9673. - (2019), pp. 41-54.
Stato dell’arte ed applicazioni degli esoscheletri in acciaio per il retrofit sismico di costruzioni esistenti in calcestruzzo armato
Gianmaria Di LorenzoConceptualization
;Antonio FormisanoVisualization
;Alfredo MassimillaMethodology
;Raffaele LandolfoSupervision
2019
Abstract
L’utilizzo di strutture additive esterne, comunemente denominate esoscheletri, è sin dagli anni ’80 considerata una delle alternative possibili da utilizzare per retrofit sismico delle strutture esistenti in c.a. a bassa capacità dissipativa. Ne sono testimonianza i primi codici giapponesi e americani che si sono occupati di riabilitazione strutturale, nonché le molteplici applicazioni eseguite con l’uso dell’acciaio in ambito internazionale, soprattutto in zone ad alta pericolosità sismica. L’utilizzo di tale strategia di intervento è oggigiorno ritornata di grande attualità, non solo perché è l’unica implementabile in maniera sicura senza interrompere l’utilizzo della costruzione, ma anche perché può essere efficacemente adottata, nei casi in cui si possa effettuare un ampliamento strutturale con addizione laterale di volumi, per il retrofit integrato (formale, energetico e funzionale) dell’intera costruzione. Nel presente lavoro, dopo un approfondito stato dell’arte sulle principali ricerche ed applicazioni degli esoscheletri in acciaio, si è proceduto alla loro classificazione tipologica (famiglie) e alla definizione dei parametri chiave di progetto, indispensabili per concepire e dimensionare correttamente tali sistemi. È stata infine proposta una scheda di catalogazione degli interventi, concepita per essere implementata in un apposito database utile per fornire spunti progettuali ai progettisti che si apprestano ad utilizzare gli esoscheletri come strategia di intervento e/o per fornire dati di input per studi di vulnerabilità di I o II livello utili alla costruzione di curve di fragilitàFile | Dimensione | Formato | |
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Di Lorenzo et al_Stato dell'arte esoscheletri_n.4_CM_2019_published.pdf
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