L’integrazione nell’area dell’Unione Europea ha significativamente contribuito, in un primo tempo a stabilizzare e, successivamente, a sostenere la crescita economica della Polonia che, a differenza di molti altri paesi del Continente è riuscita a riassorbire lo shock della crisi del 2008 in tempi molto brevi. Infatti, già con il 2010, pur subendo l’effetto della lenta crescita di tutta la compagine europea, il paese è riuscito a restituire vigore alla propria economia sino a riposizionarsi, stabilmente, su di un livello d’incremento del proprio PIL intorno a tassi del 4% annui. La ricerca che si presenta in questa sede intende, in primo luogo, dimostrare come l’adesione all’UE, attraverso investimenti mirati, gestiti a livello centralizzato in funzione di ben calibrati obiettivi di sviluppo, abbia consentito al paese di migliorare le condizioni di vita della propria popolazione e stabilire valide premesse per il suo inserimento in un contesto di internazionalizzazione dell’apparato produttivo e del modello dei consumi interni. Il contributo, inoltre, affronta la delicata questione della coesione territoriale dello sviluppo regionale evidenziando come, a fronte di aree intensamente attive nel processo di crescita economica, tra le quali la regione della Pomerania, sussistano tutt’ora sacche di stagnazione e realtà affatto inserite nel contesto di un moderno processo di innovazione e crescita. Il nucleo centrale della ricerca di cui si presentano i risultati, ruota intorno all’approfondimento dei meccanismi virtuosi di pianificazione regionale per evidenziare e isolare le prassi da cui sia possibile far discendere i risultati maggiormente positivi in termini di rimodulazione e vivacizzazione del tessuto produttivo. Infine, con l’intento di avanzare talune ipotesi circa la permeabilità e replicabilità delle politiche territoriali, vengono prospettate alcune considerazioni in ordine alla sussistenza dei vincoli che, in concreto, rischiano di comprometterne la pratica trasferibilità nelle regioni tuttora marginali.

Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo / LA FORESTA, Daniela; DE FALCO, Stefano. - In: BOLLETTINO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CARTOGRAFIA. - ISSN 2282-572X. - 164:(2018), pp. 100-120. [10.13137/2282-572X/27109]

Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo

Daniela La Foresta
Primo
;
Stefano De Falco
2018

Abstract

L’integrazione nell’area dell’Unione Europea ha significativamente contribuito, in un primo tempo a stabilizzare e, successivamente, a sostenere la crescita economica della Polonia che, a differenza di molti altri paesi del Continente è riuscita a riassorbire lo shock della crisi del 2008 in tempi molto brevi. Infatti, già con il 2010, pur subendo l’effetto della lenta crescita di tutta la compagine europea, il paese è riuscito a restituire vigore alla propria economia sino a riposizionarsi, stabilmente, su di un livello d’incremento del proprio PIL intorno a tassi del 4% annui. La ricerca che si presenta in questa sede intende, in primo luogo, dimostrare come l’adesione all’UE, attraverso investimenti mirati, gestiti a livello centralizzato in funzione di ben calibrati obiettivi di sviluppo, abbia consentito al paese di migliorare le condizioni di vita della propria popolazione e stabilire valide premesse per il suo inserimento in un contesto di internazionalizzazione dell’apparato produttivo e del modello dei consumi interni. Il contributo, inoltre, affronta la delicata questione della coesione territoriale dello sviluppo regionale evidenziando come, a fronte di aree intensamente attive nel processo di crescita economica, tra le quali la regione della Pomerania, sussistano tutt’ora sacche di stagnazione e realtà affatto inserite nel contesto di un moderno processo di innovazione e crescita. Il nucleo centrale della ricerca di cui si presentano i risultati, ruota intorno all’approfondimento dei meccanismi virtuosi di pianificazione regionale per evidenziare e isolare le prassi da cui sia possibile far discendere i risultati maggiormente positivi in termini di rimodulazione e vivacizzazione del tessuto produttivo. Infine, con l’intento di avanzare talune ipotesi circa la permeabilità e replicabilità delle politiche territoriali, vengono prospettate alcune considerazioni in ordine alla sussistenza dei vincoli che, in concreto, rischiano di comprometterne la pratica trasferibilità nelle regioni tuttora marginali.
2018
Differenziali di crescita economica in Polonia: il caso della Pomerania quale modello di sviluppo / LA FORESTA, Daniela; DE FALCO, Stefano. - In: BOLLETTINO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CARTOGRAFIA. - ISSN 2282-572X. - 164:(2018), pp. 100-120. [10.13137/2282-572X/27109]
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
8) Differenziale economico di crescita 2018.pdf

solo utenti autorizzati

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Accesso privato/ristretto
Dimensione 2.31 MB
Formato Adobe PDF
2.31 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/793487
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact