Migrazioni e nuove geografie del popolamento nelle aree interne del Mezzogiorno d'Italia: il caso della Campania

Il discorso sulla mobilità umana nelle aree interne italiane è molto spesso condizionato dalla lettura di alcuni fenomeni, primo tra tutti l’emigrazione, sovente interpretati quasi fossero connaturati alla geografia economica e sociale di questi territori. Tale considerazione, tuttavia, se può essere valida alla scala macro-regionale, viene talvolta smentita dall'osservazione di alcuni scenari locali, che mostrano, al contrario, l'evidenza di nuovi processi insediativi operati proprio da popolazione straniera, in un contesto di dinamiche territoriali che richiedono quindi letture nuove, capaci di studiare, cioè, le aree interne non più solo in ragione delle assenze (lo spopolamento, l'abbandono ecc.) quanto piuttosto anche in ragione delle presenze. Il presente lavoro si propone di contribuire a sviluppare una riflessione critica sostanziata dall'indagine sulle trasformazioni attualmente in corso nelle aree interne della Campania, in particolare quelle delle province di Avellino e Benevento, sotto il profilo della composizione sociale e culturale, così da scomporne il quadro demografico – e segnatamente quello migratorio – e provare a ridefinirne la geografia, affiancando alla consolidata osservazione delle forze centrifughe un'analisi capace di identificarne anche quelle eventualmente centripete e i nuovi fattori di attrazione in queste realtà identificabili.